Tempi moderni - il racconto di Valerio LundiniNata a Catania la figlia del primo caso di trapianto di utero in ItaliaNata a Catania la figlia del primo caso di trapianto di utero in ItaliaHa subito un trapianto di utero nel 2020 e ora ha partorito una bambina: si tratta del primo caso in Italia,investimenti e del sesto a livello mondiale.di Riccardo Amato Pubblicato il 2 Settembre 2022 alle 10:44 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}È nato il primo bambino da trapianto di utero in Italia: si tratta di una neonata di 1,7 chilogrammi, ed è venuta al mondo all’ospedale Cannizzaro di Catania.Primo caso in italia di parto con trapianto di uteroLa donna che ha ricevuto il primo trapianto di utero realizzato in Italia ha dato alla luce una bimba, nata all’ospedale Cannizzaro di Catania. Si tratta del primo parto di questo tipo nel nostro Paese, e solo il sesto caso a livello mondiale. La paziente è stata sottoposta a parto cesareo dopo attacchi febbrili da positività al Covid, ed entrambe – madre e figlia – sono ancora ricoverate in ospedale, ma le loro condizioni sono definite «stabili».La piccola è nata prematura alla 34esima settimana di gravidanza e pesa 1,7 kg. La madre, 31 anni, era nata priva di utero a causa di una rara patologia congenita, la sindrome di Rokitansky. La donatrice è una 37enne, deceduta per un improvviso arresto cardiaco e che aveva espresso in vita il consenso di donare l’utero.L’operazione di trapiantoIl trapianto era stato effettuato nell’agosto 2020, in piena pandemia, al centro Trapianti dell’azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Catania, da un’equipe d’élite composta dai professori Pierfrancesco e Massimiliano Veroux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia, nell’ambito di un programma sperimentale coordinato dal Centro nazionale trapianti (Cnt).LEGGI ANCHE: Jessica Alves: “Ora che sono donna voglio un figlio, se sarà femmina la chiamerò Barbara”Al Cannizzaro la paziente e il marito hanno poi iniziato il percorso di fecondazione assistita omologa, grazie agli ovociti prelevati e conservati, prima dell’intervento, nella biobanca per la preservazione della fertilità dello stesso ospedale.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada A2, un ferito: traffico rallentato tra Petina e PollainCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro persone
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