Estate e concerti, ecco il manuale di sopravvivenzaNello zaino cappello e crema solare,analisi tecnica ma anche impermeabile per piogge improvvise e repellenti anti zanzarePubblico in attesa del concerto sotto il sole - Fotogramma26 luglio 2024 | 07.04Redazione AdnkronosLETTURA: 4 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} A metà luglio le immagini dei fan accampati in zona stadio San Siro a Milano in attesa che aprissero i cancelli per uno dei concerti dell'anno, quello di Taylor Swift, hanno fatto il giro del web. Faceva caldo, ma il popolo degli 'Swifties', devoti alla cantautrice statunitense, è stato anche colpito da una bomba d'acqua e ha potuto sperimentare sulla propria pelle la violenza degli sbalzi climatici. La vita di uno spettatore di concerti estivi può essere dura. Oltre a disidratazione e problemi legati a sole ed alte temperature, alla sicurezza del cibo e alle difficoltà di movimento nelle grandi folle, in agguato ci sono anche rischi infettivi. Nel 'manuale di sopravvivenza' per i maxi eventi della bella stagione, proprio per questo, rientra pure il 'bon ton' respiratorio. "La prima raccomandazione è che, se si è raffreddati, non si sta tanto bene, si sta tossendo, starnutendo o si ha la gola in fiamme, e a un concerto ci si deve andare perché si è preso il biglietto, è bene proteggere gli altri indossando una mascherina. Non c'è niente di male a mettersela", evidenzia all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. Messaggio condiviso anche dal virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano: "Se si ha una sintomatologia respiratoria, la mascherina non sarebbe una brutta cosa, perché da sintomatici - nel caso di manifestazioni di tipo infettivologico, quali che siano (anche il Covid sta vedendo un incremento) - si è contagiosi verso gli altri. Eventualmente rinunciare, anche se è facile dirlo, ma più difficile farlo", riflette. Una seconda raccomandazione, elenca Bassetti, "è evitare sbalzi di temperatura troppo importanti. Per esempio, ai concerti capita che si vada a comprare una bibita in luoghi dove c'è l'aria condizionata e poi si esca fuori a 40 gradi. Ecco, questo può portare congestioni o altri problemi importanti a livello generale". E ovviamente se piove "bisogna avere qualcosa per coprirsi, quindi portare con sé impermeabili, anche quelli di plastica da usare all'ultimo momento, perché bagnarsi e poi restare al freddo non aiuta". Non sono poche le guide 'istituzionali' che vengono diffuse in vista proprio degli eventi di massa che si svolgono molto più spesso in estate. Anche l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha diramato consigli di salute pubblica, preparati con l'Oms Europa e con le autorità sanitarie francesi perché mirati questa volta alle Olimpiadi di Parigi 2024, evento che monopolizzerà molti spostamenti nella regione. Nella guida per i Giochi ci sono indicazioni su come proteggersi da varie patologie, come le malattie respiratorie o le malattie trasmesse da zanzare e zecche; suggerimenti su come rimanere freschi quando fa caldo, su come prevenire i colpi di sole e rimanere idratati. Ma anche raccomandazioni sulla sicurezza dei cibi che si consumano, informazioni sulla salute sessuale - con l'invito a usare i preservativi e a stare attenti al rischio di infezioni trasmissibili per via sessuale, Mpox (vaiolo delle scimmie) compreso - e sul consumo di alcol e tabacco. "In ogni caso, ben vengano momenti aggregativi - rimarca Pregliasco - concerti, eventi che rispondono a una voglia di recuperare, soprattutto da parte dei giovani, la socialità che è venuta a mancare con Covid. E' chiaro che il buonsenso ci vorrebbe e ci vuole, rispetto a norme igieniche che abbiamo imparato in occasione della pandemia e che sono utili anche per altre patologie. Sono consigli da rilanciare, insieme agli elementi di attenzione su idratazione, rischio di colpi di calore e altre situazioni delicate che possono esserci specialmente nelle fasi di coda e di attesa". Cosa non deve mai mancare nello zaino del perfetto spettatore? Un cappello per proteggersi dal sole forte, al quale si rischia di restare esposti a lungo durante le code per entrare nella location dell'evento. Ma anche la crema solare per evitare scottature, e quando cala il sole spray o stick repellenti antizanzare per non diventare bersaglio di fastidiose punture. Poi gel disinfettante, strategico in assenza di acqua e sapone per curare l'igiene delle mani, cibo leggero e a misura di alte temperature (quindi cotto e ben conservato) e acqua per tenersi idratati. E ancora fazzoletti e salviettine umide, un telo se si prospetta la necessità di sedersi su prati o altri spazi. Infine, per essere pronti agli sbalzi meteo, quindi anche in caso di temporali estivi improvvisi, portare con sé un ombrello o impermeabile.{ }#_intcss0{ display: none;}#U116695374314Q { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11669537431Vn { font-weight: bold;font-style: normal;}#U116695374310PF { font-weight: bold;font-style: normal;}
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