Maltempo, il presidente della Liguria Toti chiede il riconoscimento dello Stato di Emergenza

Bergamo, tir travolge ciclista 75enne e lo uccideMeta ha ricevuto una multa di 3,VOL5 milioni di euro dall’Antitrust per la gestione della registrazione e la sospensione degli account Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il Post(AP Photo/Jenny Kane)L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), l’ente che solitamente viene chiamato Antitrust, ha sanzionato per 3,5 milioni di euro Meta, la grande azienda tecnologica che possiede fra le altre cose Instagram, Facebook e WhatsApp. Secondo l’Antitrust alcune pratiche riguardanti la registrazione e la sospensione degli account violavano il Codice del consumo: Meta aveva comunque dismesso queste stesse pratiche nel corso del procedimento che ha portato infine alla multa.In particolare, nella registrazione di un profilo Instagram, l’utente non veniva informato immediatamente dell’uso dei suoi dati per finalità commerciali. Inoltre in caso di sospensione di un account Facebook o Instagram da parte di Meta, l’utente non veniva informato se la sospensione fosse stata decisa da un controllo automatizzato oppure da un operatore umano. Non venivano inoltre date informazioni su come contestare la sospensione, e il termine stabilito per presentare la contestazione (30 giorni) è stato ritenuto troppo breve. Meta ha criticato la sanzione, sottolineando come già dall’agosto del 2023 abbia reso più trasparenti la gestione dei dati degli utenti e le modalità per fare ricorso contro la sospensione di un account.– Leggi anche: La moderazione sui social arriva davanti alla Corte SupremaTag: agcm-antitrust-meta

Femminicidio Bologna, Giovanni Padovani pretendeva un video ogni 10 minutiIndia: 6 morti alle cascate Ramdaha, tutta colpa di un selfie Omicidio Alice Scagni, ultima chat con la madre: "Alberto non è più in grado di ragionare"Mantide della Brianza, il racconto di una delle vittime: "Ho rischiato di morire"14enne incinta denuncia il ragazzo di 17 anni per stupro: la obbligava ad avere rapporti in strada