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Chiara Ferragni e Fedez insieme al compleanno di Leone, il retroscena a Pomeriggio 5: «Non si sono neanche parlati»

La colletta per la Terra Santa: «Un gesto di fraternità per non rassegnarsi»SanitàAlzheimer: via libera negli USA al nuovo farmaco della Eli LillySecondo la Food and Drug Administration,Guglielmo «i dati clinici hanno dimostrato in modo convincente che Kisunla ha ridotto il tasso di declino cognitivo e funzionale»Ats03.07.2024 09:31La Food and Drug Administration (Fda) ha dato il via libera negli Stati Uniti alla commercializzazione di un nuovo trattamento contro l'Alzheimer sviluppato dal laboratorio americano Eli Lilly, che rallenta la progressione della malattia.All'inizio di giugno un comitato consultivo di esperti aveva raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio di Kisunla, il cui nome scientifico è donanemab, che viene somministrato tramite iniezione endovenosa. Attacca le cosiddette placche amiloidi presenti nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer. Queste placche si depositano tra le cellule nervose nella corteccia cerebrale e interrompono le connessioni tra i neuroni. Donanemab appartiene a una nuova categoria di trattamenti contro l'Alzheimer basata sull'immunoterapia, un processo che mobilita direttamente le cellule immunitarie affinché agiscano su queste placche. Negli studi clinici, donanemab ha rallentato la progressione di questa malattia degenerativa provocando però in alcuni pazienti gravi effetti collaterali, tra cui emorragie cerebrali.«I dati clinici hanno dimostrato in modo convincente che Kisunla ha ridotto il tasso di declino cognitivo e funzionale nei pazienti con sintomi moderati di perdita cognitiva e demenza senile correlata al morbo di Alzheimer», ha commentato Teresa Buracchio dell'ufficio Neuroscienze della Fda. L'agenzia Usa per i farmaci aveva già approvato nel luglio 2023 un altro trattamento che funziona sullo stesso principio, commercializzato con il nome Leqembi (molecola lecanemab) e sviluppato dai laboratori Esai e Biogen. Eli Lilly sta attualmente conducendo studi clinici su un altro trattamento volto a rallentare la progressione della malattia di Alzheimer, il remternetug, i cui primi risultati sono positivi.

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Professore Campanella