Sardine a Bologna: grande evento dedicato all'Emilia RomagnaEconomia>Istat,analisi tecnica disoccupazione in calo: +25mila posti nel primo trimestreIstat, disoccupazione in calo: +25mila posti nel primo trimestreSecondo le stime dell'Istituto di statistica, il tasso di disoccupazione nei primi tre mesi del 2019 è al 10,4%, con una diminuzione di -0,2 punti.di Lisa Pendezza Pubblicato il 13 Giugno 2019 alle 12:37| Aggiornato il 17 Settembre 2020 alle 15:56 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataistatlavoro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Torna a crescere l’occupazione dopo due cali consecutivi. L’Istat ha fatto sapere che nel primo trimestre del 2019 il numero di persone con un impiego è aumentato in termini congiunturali, seppure lievemente. La crescita registrata dall’Istituto di statistica, riporta l’Ansa, è pari a 25mila unità, ovvero lo 0,1%. Cala, contemporaneamente, il tasso di disoccupazione, dopo la crescita registrata nel trimestre precedente. Il numero di disoccupati nel Paese è pari al 10,4%, con una diminuzione di -0,2 punti. Resta invece stabile il tasso di inattività, che dopo tre mesi si conferma al 34,3%.I dati dell’IstatA livello tendenziale, l’Istat ha registrato una crescita di 144mila occupati nel corso dell’ultimo anno, ovvero +0,6%. Tale aumento è riconducibile all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e degli indipendenti, che ha compensato ampiamente la contemporanea riduzione dei lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è salito al 58,7%, con un aumento di 0,1 punti. Ma permangono le differenze tra il Nord e il Sud del Paese. Nelle regioni settentrionali la crescita ha toccato quota +0,4 punti, mentre nel Centro e nel Meridione prosegue il calo dell’occupazione, che si assesta a -0,1 punti in entrambe le aree. A livello nazionale e al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di cittadini occupati si conferma stabile rispetto al marzo 2018.Aumenta il numero di ore lavorative, con un +0,7%, così come si registra un aumento dell’input di lavoro in termini tendenziali, pari a +1,5%. Cifre che superano ampiamente quelle del Pil, sottolinea l’Istat.Cresce il numero di domande di lavoro all’interno delle aziende, con un aumento dello 0,5% di dipendenti rispetto al trimestre precedente, che sale fino all’1,7% se si considera su base annua. Il tasso di posti vacanti è cresciuto di 0,1 punti su base annua, ma è invariato su base congiunturale. Il costo del lavoro è in crescita, rispettivamente dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2018. Tale aumento è dovuto, da un lato, all’aumento delle retribuzioni (+0,9% su base congiunturale) e, dall’altro, da quello degli oneri sociali (+2,2%).Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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