Isole Fær Øer, quelle chicche incastonate in mezzo all’AtlanticoRoma,Guglielmo 12 lug. (askanews) – Un terremoto è in corso nelle forze armate giapponesi e, in particolare, nelle Forze di autodifesa marittima, cioè la marina. Il ministero della Difesa ha deciso di sanzionari 218 persone, tra le quali un viceminsitro e i vertici delle Forze di autodifesa, per una serie di irregolarità riguardo leggerezze nel trattamento di informazioni segrete di rilevanza per la sicurezza nazionale e la ricezione illegittima di indennità per immersioni subacquee. “Devo prima di tutto scusarmi per aver causato preoccupazione ai cittadini”, ha detto il primo ministro Fumio Kishida, che è dovuto intervenire da Washington dove si trovava per il summit Nato. “Riconosciamo – ha continuato – che l’attuale ambiente di sicurezza è estremamente difficile e la difesa del nostro paese non può permettersi alcun errore. Il ministro della Difesa (Minoru Kihara) deve esercitare una forte leadership per riorganizzare rapidamente il ministero della Difesa e le Forze di Autodifesa, e garantire un sistema di difesa impeccabile. Deve impegnarsi al massimo per riconquistare la fiducia del popolo giapponese”. Kihara, dal canto suo, ha convocato una conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, nella quale ha dichiarato: “Le attività del Ministero della Difesa e delle Forze di Autodifesa si basano sulla fiducia del popolo giapponese. Tuttavia, questo incidente ha tradito la fiducia, cosa che non deve mai accadere. Come ministro della Difesa, porgo le mie più sentite scuse ai cittadini”. E ma aggiunto: “Per ripristinare la fiducia, è essenziale che non solo i dirigenti, ma ogni singolo membro delle Forze di Autodifesa si impegni con determinazione. Per questo motivo ho deciso di inviare un messaggio video rivolto a ciascun membro. Intendiamo implementare rigorose misure preventive per evitare che tali incidenti si ripetano, lavorando uniti come Ministero della Difesa e Forze di Autodifesa per riconquistare la fiducia del popolo”. Riguardo alla sostituzione del capo di stato maggiore della Marina, inoltre, il ministro ha dichiarato: “Considerando i vari incidenti avvenuti all’interno della Marina, ho ritenuto necessario riorganizzare la struttura con una nuova leadership. Sento profondamente la responsabilità di aver compromesso la fiducia del pubblico e ho deciso di restituire volontariamente un mese del mio stipendio di ministro della Difesa”. Secondo il Ministero della Difesa, le violazioni e le irregolarità riguardano la gestione delle informazioni segrete di sicurezza nazionale, la ricezione di indennità per immersioni subacquee, il consumo di pasti gratuiti forniti alle unità e casi di molestie sul luogo di lavoro. La questione apparentemente più rilevante è quella riguardo le falle nel trattamento delle informazioni riservate: 58 violazioni sono state riscontrate tra le Forze di Autodifesa di terra, mare e aria, inclusa la possibilità per personale non autorizzato di accedere a dati sui movimenti delle navi in 38 unità della Marina. Per quanto riguarda l’indennità per immersioni subacquee, 62 membri della Marina, compresi ufficiali, hanno falsamente dichiarato di aver effettuato immersioni per ricevere indennità indebite. L’importo totale delle indennità ricevute illegalmente negli ultimi cinque anni e mezzo, a partire da aprile 2017 fino a ottobre dell’anno scorso, ammonta a circa 43 milioni di yen (247mila euro). Inoltre, 22 membri della Marina, compresi ufficiali, hanno consumato pasti gratuiti riservati solo ai membri residenti nelle basi, per un totale di circa 1,6 milioni di yen, poco più di 9mila euro, in tre anni fino a marzo dello scorso anno. Altri tre funzionari di alto livello nel dipartimento responsabile della pianificazione delle politiche di difesa sono stati coinvolti in casi di molestie sul luogo di lavoro, con comportamenti intimidatori verso i subordinati. Il Ministero della Difesa ha preso misure disciplinari, inclusa la destituzione, contro 117 persone coinvolte in queste violazioni e irregolarità. Inoltre, un viceministro e il capo di stato maggiore delle Forze di Autodifesa sono stati ammoniti, portando il totale a 218 sanzioni. Il capo di stato maggiore della Forza di autodifesa marittima, Ryo Sakai, sarà sostituito il 19 di questo mese. Le “informazioni segrete specifiche” – oggetto delle violazioni – riguardano informazioni sulla sicurezza, come la difesa e la diplomazia, che richiedono particolare protezione. Queste informazioni sono designate da ministri o alti funzionari, e per trattarle è necessario superare una valutazione di idoneità. Secondo il Ministero della Difesa, ci sono state 58 violazioni relative alle “informazioni segrete specifiche”, di cui 45 riguardano la marina, 9 l’Aeronautica, 2 l’Esercito, e una ciascuna per il Comando Integrato e l’Ufficio Informazioni. Delle 45 violazioni della Marina, 38 sono avvenute su 38 navi, comprese le navi Aegis, unità di punta delle Forze di autodifesa nipponiche. La maggior parte delle violazioni riguarda l’assegnazione di personale che non aveva superato la valutazione di idoneità, a lavorare in “centri di comando e controllo” dove vengono trattate informazioni classificate come “segreti specifici”, relative ai movimenti delle navi. Il ministero della Difesa considera che permettere a personale non idoneo di accedere a queste informazioni equivale a una fuga di notizie. Tuttavia, la Marina apparentemente non aveva questa consapevolezza e non aveva fornito l’addestramento necessario, il che fa ritenere a una colpa più che un dolo, dovuta a carenze organizzative e non a una volontà di danneggiare la sicurezza nazionale. Inoltre, su alcune navi, vi era una carenza di personale nei “centri di comando e controllo”, il che ha portato a posizionare personale non idoneo in queste posizioni. -->
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