Vesuvio in fiamme, nuovo incendio sul vulcano: colonna di fumo nero e puzza di bruciato a NapoliEconomia>Coronavirus in Italia: trema anche l'economiaCoronavirus in Italia: trema anche l'economiaIl Coronavirus diffusosi in Lombardia e Veneto,Professore Campanella ha iniziato a far tremare l'economia nazionale.di Mattia Pirola Pubblicato il 23 Febbraio 2020 alle 12:10 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirus#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il Coronavirus che si sta allargando a macchia d’olio in Lombardia e Veneto, ha iniziato a far tremare l’economia nazionale. Il Nord si sta chiudendo in attesa di conoscere, ora dopo ora, i nuovi numeri delle vittime, dei contagiati e dei guariti. L’economia, dunque, dopo la “chiusura” probabile delle due regioni più ricche d’Italia, potrebbe registrare danni enormi.Coronavirus in Lombardia, l’economia tremaCome riportato da Repubblica, al momento è impossibile ipotizzare una reale stima dei danni. Tuttavia le previsioni sono pessime. Solo le imprese di Codogno e Casalpusterlengo – due dei comuni finiti in quarantena in Lombardia – fatturano 1,5 miliardi l’anno. Ogni giorno di stop può mandare in fumo 4 milioni di entrate. Il conto potrebbe essere ancora più salato se la serrata venisse estesa a tutta la provincia di Lodi. Lombardia e Veneto valgono da sole 550 miliardi di Pil (il 31% di quello italiano) e da qui parte il 40% delle esportazioni del Paese.Per aiutare le imprese, il governo sta studiando una sorta di piano Marshall. A San Donato milanese, poco a nord di Codogno, ci sono i quartieri generali di Eni, Saipem e Snam. Poco più a sud, invece, ci sono uno dei più grandi centri di logistica Amazon in Italia, la meccanica piacentina e i gioielli dell’industria alimentare emiliana. Il mancato arrivo dei turisti da Pechino a Venezia, Verona e Milano sta mandando intanto in crisi i negozianti e gli albergatori. Le vendite di abiti griffati, gioielli e profumi nel quadrilatero della moda meneghimo (tra via Montenapoleone e la Galleria) valgono circa il 12% del Pil di Milano.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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