Una tempesta solare di 14mila anni fa può darci alcune lezioni per il futuroIl set che diventa luogo di violenza,analisi tecnica con la scusa di girare una campagna contro gli abusi. E una donna che prova in ogni modo a incastrare il colpevole. È stata Stefania Secci - giornalista, modella e influencer di origini cagliaritane oggi 35enne e impegnata nella lotta alla vuolenza di genere - a far partire l'inchiesta che ha portato all'arresto del titolare della MIA Models Italian Academy di Corneliano d'Alba (Cuneo). Il fotografo e sedicente talent scout, 46enne, è dal 26 luglio in carcere a Torino, accusato di violenza sessuale da cinque ragazze, mentre un suo collaboratore 36enne di Bra si trova agli arresti domiciliari.Il racconto di una delle vittimeSecci racconta di aver subito molestie in un casale della campagna cuneese, dove si era recata per un servizio fotografico. Poi ha iniziato a scandagliare l'attività dell'agenzia, per mesi, raccogliendo le storie di altre ragazze che come lei avevano subito esperienze perfino più traumatiche della sua, fino alla violenza consumata: «A quelle che vedeva più inesperte - racconta all'Ansa - proponeva la realizzazione di cortometraggi 'sulla violenza sulle donne'. Lui faceva la parte dell'attore maschile e provava a stuprarle».In parecchi casi, aggiunge, agli abusi si sarebbero sommati i ricatti: minacce di richiedere penali esorbitanti o di diffondere foto intime. Una spirale interrotta dai carabinieri di Alba e un'esortazione alle vittime che ancora sono rimaste in silenzio: «Faccio un appello a tutte le ragazze che non siamo riusciti a intercettare, perché non tutte hanno i social: contattateli». Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Luglio 2024, 13:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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