Sciatore cade in un crepaccio nelle Alpi: immagini incredibili, è vivo per miracoloEconomia>Fase 2,Economista Italiano le piccole imprese rischiano il crollo senza contributiFase 2, le piccole imprese rischiano il crollo senza contributiLe piccole imprese rischiano un crollo finanziario nella Fase 2, e già si parla di Fase 3 per il rilancio.di Marco Alborghetti Pubblicato il 26 Aprile 2020 alle 12:48 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronaviruslavoro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattati Fase 2, piccole imprese a rischioLiquidità immediataFase 3Secondo quanto riporta CGIA, le piccole imprese riscontreranno notevoli difficoltà economiche sul lato dei pagamenti ai committenti privati, mettendo a rischio la tenuta finanziaria nella prossima Fase 2. Fase 2, piccole imprese a rischioL’emergenza sanitaria ha colpito irrimediabilmente i grandi imprenditori, figiuriamoci le piccole imprese che ora dovranno affrontare una situazione molto delicata sul piano finanziario nella Fase 2. Secondo CGIA, una piccola azienda su due, segnala che i tempi di pagamento dei committenti privati si sono allungati notevolmente e questo sta mettendo a rischio la tenuta finanziaria di tantissimi autotrasportatori, produttori di imballaggi e delle altre attività che comunque hanno lavorato durante il lockdown.Liquidità immediata“La questione liquidità per le piccole imprese è dirimente. Se anche coloro che hanno lavorato faticano ad incassare le proprie spettanze, è evidente che bisogna cambiare registro“, ha così commentato Paolo Zabeo, coordiantore all’Ufficio studi CGIA.“Ovvero, stop a prestiti bancari a tassi comunque non proprio prossimi allo zero, che costringono le attività ad indebitarsi ulteriormente. Sì, invece, a contributi a fondo perduto. Se con troppi debiti le piccole imprese sono destinate a saltare, lo Stato, invece, anche con un debito pubblico maggiore, può reggere, grazie anche alle misure che la Bce e l’Unione Europea metteranno in campo nei prossimi mesi”, ha ipotizzato Zabeo.Fase 3La fase 2 è pronta partire, ma la riapertura tanto sperata dipenderà molto dalla comunità scientifica che come commenta l’associazione deglia artigiani “in quanto la salute dei cittadini e dei lavoratori autonomi/dipendenti deve essere posta sempre al primo posto”.Tuttavia, la CGIA già pretende certezze per la fase 3, forse quella ancora più importante, visto che sarà quella adibita al rilancio nazionale: “Ciò che sorprende è che non si parli per nulla della cosiddetta “fase 3”, vale a dire quella del rilancio economico. In altre parole, il governo non sembra avere un piano di rilancio, un progetto, un’idea sul futuro del Paese”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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