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Chiara Ferragni, la storia dell’origine segreta di The Blonde Salad

“Make Instagram Instagram again”. La grande ribellione contro la TikTokizzazione dei socialL’indiscrezione: accordo-horror fra Chevron ed Angola per scaricare i rifiu...L’indiscrezione: accordo-horror fra Chevron ed Angola per scaricare i rifiuti in mareMsn e Corriere della Sera lanciano la terribile indiscrezione: ci sarebbe un accordo-horror fra Chevron ed Angola per scaricare i rifiuti in maredi Giampiero Casoni Pubblicato il 21 Agosto 2022 alle 09:21 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataambientemareUSA#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,criptovalute 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}L’indiscrezione è stata girata a Msn ed al Corriere della Sera da una fonte interna: ci sarebbe un accordo-horror fra la Chevron e lo stato africano dell’Angola per scaricare i rifiuti petroliferi in mare. Secondo questa notizia che da un punto di vista ambientale è un vero terremoto Il colosso petrolifero Usa avrebbe chiuso un “patto” per utilizzare la regione del Cabinda, quella che produce a sua volta il 60% del petrolio di un paese poverissimo in cui Chevron fa affari da anni. Chevron chiede all’Angola di scaricare i rifiuti in mareEcco come sarebbe andata: lo scorso 3 maggio la società petrolifera americana Chevron, un colosso che in Angola lavora per mezzo della controllata Cabgoc (Cabinda Gulf Oil Company), ha firmato con il governo una moratoria. Quel’atto serve per poter scaricare nell’oceano tonnellate di rifiuti petroliferi pericolosi. Il petrolio in Angola è stato scoperto nel 1955 e da allora le compagnie petrolifere si contendono le risorse di quello stato con sbocco al mare. La fonte anonima e le verificheE una segnalazione di una fonte che preferisce rimanere anonima ad Msn poi verificata dal Corriere apre uno scenario horror: il ministero angolano delle Risorse minerarie del petrolio e del gas avrebbe dato il via libera a riversare nel mare quelli che in gergo si chiamano i detriti di perforazione. Alessandro Giannì di Greenpeace Italia ha spiegato che si tratta di “scarti contaminati che rappresentano una grave minaccia all’ambiente”.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti

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