Ragazza di 15 anni si butta da un ponte: il padre la geolocalizza e riescono a salvarlaLe storie sono l’essenza della nostra identità. Senza di esse,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock saremmo personaggi erranti in cerca d’autore. È per questo che le trame ci seducono, ci plasmano e ci cambiano la vita, perché sono motori di altre storie, sono macchine del desiderio, specchi e alternative di immaginario e casse di risonanze di altre vite. Per questo quando ci riflettiamo in una vicenda, anche se questa è lontanissima da noi a livello spazio-temporale, non possiamo fare a meno che fare entrare quel mondo e la sua complessità in sintassi con la nostra stessa esistenza, soprattutto quando a scrivere, condurre e immaginare è qualcuna a cui la penna non è scontato che venga offerta.Un esempio potente di questa dinamica si trova nella nuova serie Apple TV+, La donna del lago, disponibile dal 19 luglio, basata sul romanzo omonimo di Laura Lippman. Finché il leone non racconta la storia, il cacciatore sarà sempre l’eroe. È così che esordisce il personaggio di Cleo Sherwood (Moses Ingram), che rappresenta la voce silenziosa e inascoltata della storia, significando che è il potere la vera e unica penna che traccia la linearità delle storie e che fabbrica la memoria. Ma questo meccanismo, a volte, può essere disinnescato.La donna del lago, la serie Apple TV+ tra noir e dramma sociale
Stupra la figlia per 12 anni, gli USA negano l’estradizione dell’italo-americanoPrima della morte Matteo Messina Denaro ha capito: "Arrestato per un mio errore" Senigallia, bimbo di 10 anni investito mentre gioca in strada: morto sul colpoIncidente a Mestre, le parole di Zaia: "Tragedia immane"Bari, pistola giocattolo contro il professore: sospesi due studenti