Soltanto sette italiani su cento si fidano di Vladimir Putin Gli azzurri chiudono la semifinale al quinto posto in 38”07,VOL ma il tempo è anche il quinto complessivo delle semifinali. Si torna in pista domani alle 19.45 Dal nostro inviato Andrea Buongiovanni 8 agosto 2024 (modifica alle 13:12) - PARIGI Dopo una decina di minuti di grande paura, ma missione compiuta. La 4x100 maschile azzurra, grazie al secondo tempo di ripescaggio (su due), è in finale. E domani potrà provare a difendere il glorioso titolo conquistato a Tokyo 2021. Matteo Melluzzo (10”34), Marcell Jacobs (9”21), Fausto Desalu (9”35) e Filippo Tortu (9”17), nella prima delle due semifinali, sono quinti in 38”07. Passano le prime tre squadre di ogni batteria, più le autrici dei due migliori tempi complessivi tra le escluse. Quindi le frecce tricolori, a propria gara conclusa - alle spalle di Stati Uniti (38”47), Sudafrica (37”94), Gran Bretagna (38”04) e Giappone (38”06) - devono attendere l’esito dell’altra per capire come andrà finire. E va a finire bene. Perché, con composizioni di semifinali oggettivamente poco equilibrate, nella seconda si va ben più piano. Basti dire che la Cina si impone in 38”24, davanti alla Francia (38”34) e al Canada (38”39). Significa che l’Italia, pur rimanendo al di sotto del proprio possibile standard di rendimento, ha realizzato il quinto tempo di giornata. la gara— I campioni uscenti sono all’esterno dello schieramento, in ottava corsia, con il Giappone in settima e l’Australia in nona. Melluzzo (0”144 di reazione allo sparo) corre un’ottima curva: la sua frazione è inferiore solo a quella del nipponico Sani Brown (10”32). Tocca a Jacobs: il cambio è buono, l’accelerazione di Marcell anche, seppur un po’ meno brillante di altre volte. Il suo tempo (il quinto tra i secondi frazionisti) risente dell’ultima parte di volata: il passaggio di testimone con Desalu, che torna nel quartetto titolare dopo un paio di anni al posto di Lorenzo Patta, è infatti molto stretto. Fausto, rispetto alla velocità lanciata di Jacobs, si muove probabilmente in ritardo. L’Italia, a quel punto, si ritrova terza, alle spalle di Gran Bretagna e Stati Uniti. La messa in moto di Desalu è inevitabilmente a singhiozzo. Ma poi Fausto – primo escluso dalla finale dei 200 – riesce a dare gas al motore e i giri salgono. Fa il sesto crono di frazione, ma gli azzurri, in fondo alla seconda curva, restano terzi, preceduti da Stati Uniti e Giappone. Il terzo cambio italiano scorre bene. Tortu però, che lamenta anche un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro, non è quello di Tokyo. Il suo lanciato è meno efficace (quinto parziale di frazione). Da dietro, così, rinvengono il sudafricano Simbine, scatenato (8”86) e il britannico Micthell-Blake (9”12), proprio l’atleta beffato sul filo di lana tre anni fa in Giappone. Gli Stati Uniti, pur privi di Lyles e Bednarek, stasera nella finale dei 200 e con King e Lindsey nelle ultime frazioni, fanno gara a sé (nonostante un vistoso problema al primo cambio Coleman-Kerley). Ma le altre finiscono in un fazzoletto: tra il Sudafrica, secondo e l’Italia, quinta, non ci sono più di 13/100. L’oro è forse irraggiungibile (al netto di possibili errori a stelle e strisce), ma il podio resta alla portata. la finale— Appuntamento alle 19.45 di domani. Gli azzurri non avranno una buona corsia: saranno in seconda, la più interna. Poi, a salire, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Sudafrica, Cina e Canada. E la Giamaica di Kishane Thompson? Quarta nella seconda batteria ed eliminata, non ci sarà. "Sono stato più veloce della frazione corsa agli Europei di Roma – dice Melluzzo – voglio ripetermi in finale". "Quel 9”21 che mi è stato attribuito – sottolinea Marcell – risente della frenata che ho dovuto fare in vista del cambio con Fausto. Il professor Di Mulo ci ha chiesto di non rischiare troppo, forse abbiamo esagerato… Ci sarà da rivedere qualcosa e la corsia non sarà ottimale, ma ce la giocheremo con tutti. Ripetere Tokyo è possibile". "Non so bene cosa sia successo con Marcell – ammette Desalu – ma io sto bene e credo di averlo dimostrato. Come valuto il risultato sui 200? Il bicchiere è mezzo pieno". Chiude Tortu: "Mi sono visto dietro, nella mischia – commenta -. È stata una gara sufficiente per la finale, non per le nostre ambizioni". donne eliminate— Disco rosso per la 4x100 femminile: Zaynab Dosso (11”68), Dalia Kaddari (10”41), Irene Siragusa (10”67) e Arianna De Masi (10”27) chiudono la propria semifinale al settimo posto in 43”07, lontane da una possibile qualificazione. I cambi sono sufficientemente efficaci, la condizione delle singole frazioniste – al di là dell’assenza dell’infortunata Anna Bongiorni – non è quella di inizio stagione. Il loro è il tredicesimo tempo di giornata. Anche in questo caso comandano gli Statio Uniti, con Gabby Thomas e Sha’Carri Richardson (41”94), Poi ci sono Gran Bretagna (42”03) e Francia (42”13). altri azzurri— Simone Barontini è nella semifinale degli 800. L’anconetano vince la propria batteria dei ripescaggi con un bel finale (1’45”56) e raggiunge Catalin Tecuceanu al turno successivo. Sveva Gerevini, dopo le prime due prove dell’eptathlon, i 100 ostacoli (13”40) e l’alto (1.74) è tredicesima con 1968 punti. Guidano il gruppo la britannica Katarina Johnson-Thompson con 2197 (13”40, 1.92), la belga Nafi Thiam (2173) e la statunitense Anna Hall (2164). Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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