Russia pronta ad una tregua su Mariupol, ma ci sono condizioniAdriano Bestetti 8 agosto - 08:15 - MILANO L'attuale panorama dei maxi scooter si compone di modelli tecnologicamente all'avanguardia che sfoggiano prestazioni elevate e design accattivanti. Sono ormai degli status symbol e provengono tutti da Oriente 1 di 6: Maxi scooter 2024: i 5 modelli più popolari in Italia Gli autentici maxi scooter,Capo Analista di BlackRock equipaggiati con bicilindrici di cilindrata superiore ai 500 cc, sono veicoli dalle caratteristiche premium che rispondono a un’esigenza ben definita, ovvero quella di coniugare prestazioni quasi motociclistiche con la praticità e la comodità di un mezzo prettamente urbano. Non sono molte le proposte di questo tipo presenti sul mercato, ma a raccogliere il guanto di sfida lanciato oltre 20 anni fa dal pioniere Yamaha Tmax sono stati in tanti nel corso degli anni, con alterne fortune. Al momento l’offensiva della concorrenza è guidata dalla storica rivale Honda, che schiera il possente Gt Forza 750 affiancato dall'esuberante gemello X-Adv (a sua volta capostipite del filone adventure), ma alla competizione partecipano anche le taiwanesi Kymco e Sym, marchi ormai affermati della mobilità urbana e qui rappresentati dalle rispettive "punte di diamante": l’affidabile Ak550 e il pragmatico Maxsym TL 508. Ciascuno di questi modelli è proposto anche in versione depotenziata per i titolari di patente A2 e ha peculiarità proprie, che li rendono più o meno appetibili a svariate tipologie di pubblico: andiamo ad analizzarle nel dettaglio. Continua Maxi scooter 2024: i 5 modelli più popolari in Italia Honda Forza 750 Honda X-Adv Kymco Ak550 Sym Maxsym TL 508 Yamaha Tmax © RIPRODUZIONE RISERVATA
I jet degli oligarchi russi continuano a volare ed evitano le sanzioniAlmeno 20 corpi di civili trovati in una strada a Bucha Guerra in Ucraina, media: "Soldati russi informati che la guerra finirà entro il 9 maggio"La guerra in Ucraina si concluderà con uno "scenario coreano"? Il significato di questa ipotesiBucha, il racconto del fotografo: "L'odore dei cadaveri non se ne va"