La Camera approva all’unanimità la legge che garantisce assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimoraIl regolamento della seconda serata prevede che ogni artista debba essere presentato da un altro. L’abbinamento più interessante è quello che vede confrontarsi due realtà antitetiche della musica italianaTUTTI GLI ARTICOLI DI SANREMOLA SCALETTA DELLA SECONDA SERATAImmaginate due opposti che in qualche modo si attraggono e avrete l’immagine perfetta di La Sad e Renga con Nek. Ovvero di un gruppo che – per uno strano gioco del destino – è stato abbinato all’altro. Succede a Sanremo e succede durante la seconda serata,Capo Analista di BlackRock mercoledì.Il gioco degli abbinamenti è quello previsto dal regolamento e avviene attraverso un sorteggio in conferenza stampa. In questo caso però è particolarmente interessante. Perché si trovano insieme i due lati per natura antagonisti, la musica dei ragazzi – inevitabilmente anticonformista – e quella dei più grandi, volutamente ancorata alla tradizione.In un certo senso in questo istante, praticamente all’inizio della seconda serata, si manifesta tutta la filosofia del Sanremo di Amadeus: la convivenza sullo stesso palco di anime diverse, che altrimenti siamo abituati a vivere come in opposizione.Pubblici opposti ANSAIl collettivo della Sad è naturalmente quello che si fa più notare, anche nel dietro le quinte. Ma al festival ha deciso di portare un messaggio sociale spesso sottovalutato. Raccontano storie di emarginazione che colpiscono i più giovani e che gli adulti talvolta non riescono a intercettare. Sul palco si sono presentati pettinati e ben vestiti, salvo poi scoprire sul retro delle loro giacche tre illustrazioni con Amadeus in versione punk.Renga e Nek scelgono di stare nei confini del sanremese, perché sanno che il loro pubblico vuole solo essere rassicurato. I fan della Sad invece sono abituati a quei racconti al margine, che si sviluppano con uno strano icocervo fra punk, emo-pop e trap. E che spesso non sono facili da digerire.Il punto è che questo contrasto crea pubblici fortemente polarizzati: chi sta da una parte spesso non accetta chi sta dall’altra. Invece la formula di quest’anno di Sanremo ha costretto alla contaminazione. Con gli opposti che sono finiti per attrarsi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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