Filippo Turetta, cosa ha detto nell’interrogatorio di 9 oreMilano,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock 18 lug. (askanews) – È stato firmato in Prefettura a Milano un Protocollo d’Intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica. Si tratta di un settore in forte crescita negli ultimi anni e con rilevanti dati economici. In Lombardia genera un indotto pari a 35 miliardi di euro e registra la presenza di 28.718 imprese che occupano 232.375 addetti e movimentano 400milioni di merci. In Lombardia il 93% delle imprese sono movimentate su gomma, il 7% su ferro. “Nonostante ciò – ha affermato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso della sottoscrizione – a causa di una narrazione spesso negativa, che lo associa a orari su turni, attività logoranti, competenze manuali è ancora poco attrattivo”. Il Protocollo, promosso da Regione Lombardia, Prefettura di Milano, Politecnico di Milano, le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, l’Osservatorio sulla Cooperazione presso l’Ispettorato di Area Metropolitana di Milano e le Associazioni Datoriali maggiormente rappresentative nei settori della logistica, dei trasporti e della distribuzione, ha l’obiettivo di rendere il settore della logistica più trasparente ed efficiente, contrastando l’intermediazione illecita di manodopera e il fenomeno del caporalato, nonché, più in generale, ogni forma di illegalità, al fine di garantirne uno sviluppo solido e responsabile. Si tratta di un “settore strategico” che “offre grandi opportunità di lavoro – ha proseguito Fontana – : oltre a ricercare urgentemente autisti, magazzinieri, supply chain manager, ingegneri logistici ed esperti in sicurezza informatica, da qui al 2030 richiederà profili altamente qualificati. Per queste ragioni le Istituzioni devono, ognuna, fare la propria parte per la costruzione, il monitoraggio e l’indirizzamento di questo settore”. Fontana ha poi sottolineato che “le imprese che operano nel settore logistico devono essere sostenute nel loro impegno a rispettare le normative e adottare pratiche etiche. È inaccettabile tollerare forme di intermediazione illecita di manodopera e il fenomeno del caporalato. Regione Lombardia è attiva e gioca la sua parte e si impegna a migliorare il settore, consapevole che non sia solo un obiettivo strategico, ma una necessità etica. Dobbiamo unire gli sforzi per creare un ambiente di lavoro giusto, trasparente ed efficiente, privo di illegalità e sfruttamento”. “Voglio far presente – ha concluso il presidente – che nell’ambito della logistica Regione Lombardia sta per approvare un progetto di legge atto a regolamentare gli insediamenti stessi. La proposta di progetto di legge è volta a disciplinare non solo i processi di pianificazione territoriale per la localizzazione di insediamenti logistici, ma anche le procedure per la valutazione di compatibilità delle proposte di intervento finalizzate alla realizzazione o all’ampliamento di tali insediamenti”. “Finalmente – ha osservato la coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci – siamo arrivati alla firma di questo protocollo che non è un’operazione estetica, è un passo in avanti concreto per una prevenzione efficace” delle infiltrazioni della criminalità organizzata. “Un esempio di sinergia istituzionale e con organizzazioni di categoria. Dalle nostre indagini è stato evidenziato come si tratti di uno dei settori preferiti dalle organizzazioni mafiose” ha aggiunto sottolineando la presenza nel protocollo di elementi di “premialità” invece della solita “minaccia della sanzione” come l’amministrazione giudiziaria dell’impresa. -->
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