Perché il Senato ha votato la riforma Cartabia se abbiamo votato il referendum sulla giustizia?Bologna,ETF 25 lug. (askanews) – In accordo con i rispettivi vertici nazionali, i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Udc hanno annunciato l’appoggio alla candidatura civica di Elena Ugolini a presidente dell’Emilia-Romagna. Il “sì” del centrodestra alla candidata nella corsa per la successione di Stefano Bonaccini è arrivato in mattinata dopo una riunione su proposte e programmi, tra la candidata civica Ugolini e i rispettivi coordinatori regionali del centrodestra, tenuta dopo quella di sabato scorso. “Dobbiamo andare oltre gli steccati ideologici per dare una nuova prospettiva a una regione, l’Emilia-Romagna, che da cinquant’anni vede al potere le stesse persone e lo stesso apparato. Elena Ugolini è la persona giusta per andare, appunto, ‘oltre’ e liberare le migliori energie del nostro territorio, ponendo al centro la persona, senza guardare l’appartenenza a un certo partito o sistema” dicono Michele Barcaiuolo (Fdi), Jacopo Morrone e Matteo Rancan (Lega), Rosaria Tassinari e Valentina Castaldini (Forza Italia), Francesco Coppi (Noi Moderati) e Riccardo Bizzarri (Udc). “Apprezzo e sono grata per il sincero e convinto supporto che il centrodestra mi sta dimostrando. Sono una civica che ha lanciato una sfida che a tanti sembra impossibile, ma, credetemi, non è così. Dobbiamo parlare al cuore delle persone, rimettendole al centro dell’agire politico e dell’attenzione della nostra Regione. Non ci dobbiamo accontentare: ci sono richieste e bisogni che sto ascoltando in queste settimane che mi confermano ciò che già sapevo: l’Emilia Romagna ha bisogno di una svolta” ha commentato Elena Ugolini. -->
Ddl Concorrenza approvato al Senato: 180 voti a favore e 26 contrariMascherina a scuola, la proposta del sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso: "Stop da subito" Covid, Mattarella sulla gestione della pandemia: "Impegno volontariato decisivo"Salvini diventa “governista” e rompe i propositi di rotturaMatteo Salvini, gli atti del caso "Carola Rackete" saranno valutati dal Senato