Se il giornalismo culturale cerca la strada del futuroMattarella ricorda Don Milani: "La scuola deve eliminare le discriminazioni"Mattarella ricorda Don Milani: "La scuola deve eliminare le discriminazioni"Dalla frazione del comune fiorentino di Vicchio Sergio Mattarella ricorda Don Lorenzo Milani e la sua nuova pedagogia di Giampiero Casoni Pubblicato il 27 Maggio 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatachiesaQuirinalescuola#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,investimenti 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Su quel tema in particolare Sergio Mattarella non concede deroghe e ricorda Don Lorenzo Milani spiegando che “la scuola deve eliminare le discriminazioni”. Il Presidente della Repubblica lo ha detto nel commemorare la nascita del religioso di Barbiana. E parlando nella cerimonia dei cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani a Barbiana, nel comune fiorentino di Vicchio, ha detto: “La scuola è di tutti. La scuola deve essere per tutti. Spiegava don Milani, avendo davanti a sé figli di contadini che sembravano inesorabilmente destinati a essere estranei alla vita scolastica: ‘Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose‘”.Sergio Mattarella ricorda Don Lorenzo MilaniE ancora, ha detto il Capo dello Stato: “Impossibile non cogliere la saggezza di questi pensieri. Era la sua pedagogia della libertà“. A Barbiana don Milani fondò nel 1954 una scuola per insegnare ai bambini della zona. E Mattarella ha ammonito: “La scuola, in un Paese democratico, non può non avere come sua prima finalità e orizzonte l’eliminazione di ogni discrimine“. E poi, alludendo all’opera di don Milani: “‘Lettera a una professoressa’ ha rappresentato una lezione impartita a fronte delle pigrizie del sistema educativo e ha spinto a cambiare, ha contribuito a migliorare la scuola nel mezzo di una profonda trasformazione sociale del Paese”.“La scuola è di tutti e dev’essere per tutti”E in chiosa: “Ha aiutato a comprendere meglio i doveri delle istituzioni e sollecitato a considerare i doveri verso la comunità. Sempre più gli insegnanti, hanno lavorato con passione per attuare i nuovi principi costituzionali. Perché a questo occorre guardare. La scuola è di tutti. La scuola deve essere per tutti“.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Tragedia sul Monte Baldo, muore escursionista dopo volo 200 metriUn anno fa il deragliamento del treno nella galleria di base del San Gottardo Alex Marangon, c'è una lettera anonima: "Affermazioni gravi". Cade il muro del silenzio? – Il TempoUsa, accoltellato in carcere l'agente che uccise George Floyd: Derek Chauvin è graveOlimpiadi oggi, diretta gare: maratona al via, poi la ginnastica ritmica. Stasera Tamberi e Sottile in finale