Sparatoria a Chigaco nel parcheggio del McDonald's: morta bimba di 7 anni, grave il padreL'ex campione olimpico ha commentato il suo quinto posto nella finale dei 100: "9''85 non è un tempo da buttare via,analisi tecnica anzi. Ma non è bastato. Nella vita bisogna sapersi rialzare dopo una caduta. Il dolore alla gamba? Solo un crampo" Lorenzo Franculli Giornalista 4 agosto 2024 (modifica alle 22:48) - MILANO Marcell Jacobs non nasconde la delusione. Lo sprinter ha mancato il podio dei 100 per 4 centesimi. E gli brucia: "Non posso essere contento, anche se il tempo di reazione dai blocchi è stato ottimo poi c'è stata una fase dove dovevo continuare a spingere e non ci sono riuscito. Io però ho dato più del 100 per cento, ho spinto al massimo. Ho lavorato così tanto e duramente in questo periodo e avrei voluto conquistare una medaglia anche se 9''85 non è un tempo da buttare via, nelle passate edizioni si saliva sul podio, questa volta no. Fa parte del gioco, mi dà soddisfazione dopo un anno e mezzo difficile, ma non troppo". umiltà— Jacobs è sincero e riconosce la forza dei suoi avversari: "Hanno corso più veloce di me, sono stati più bravi. Volevo essere io a festeggiare un oro olimpico, ma la mia carriera non finisce qui, Anzi. ci sono altri quattro anni da affrontare insieme. Nella vita bisogna sapersi rialzare dopo che si cade. Non sono arrivato in fondo ma è uno step per progredire". nessun infortunio— Jacobs a fine gara si è toccato la coscia destando preoccupazione, ma ha voluto rassicurare tutti sulla fasciatura. "Dolore alla coscia sinistra? No, solo un crampo, forse non ero ben idratato. Lo risolviamo domani. E sono pronto a scendere in pista con la 4X100". Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
Covid, in Brasile oltre 800 bambini morti in un anno (ma secondo un'epidemiologa sono più di 2mila)Covid, primo caso di trasmissione locale in Cina: già vaccinato? Covid, chi torna dall'India in Australia rischia il carcereFinse rapimento per non andare al lavoro, condannato a 16 mesiBreton (Ue) boccia lo Sputnik: “Non ne abbiamo bisogno”