Scuola, Valditara: "Classi di transizione per alunni stranieri"Gigi De Palo Sto leggendo insieme a uno dei figli "Lo Hobbit". La prima parte del libro descrive le giornate di Bilbo Baggins nella sua casetta. Più che una casetta,Economista Italiano è una tana: scavata nella collina, piena di ogni prelibatezza. E tra una merenda e l’altra, Bilbo è felice. Ma ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. È Gandalf che lo vuole invitare a prendere parte a un’avventura. Dice proprio così: un’avventura. Bilbo non ha nessuna intenzione di cambiare vita. Non gli interessa nulla dell’avventura, dei mostri, dei draghi, delle battaglie. Lui sta bene nella sua tana, con la sola preoccupazione del suo benessere, della sua tranquillità.Ti ricorda qualcuno? A me ricorda la tentazione a farsi gli affari propri senza uno sguardo verso il futuro. Perché rovinarsi la vita con le avventure? Perché impegnarsi per il bene comune quando si può essere felici nella nostra tana? A che serve partecipare quando partecipare mette a rischio tutto quello che hai costruito, tutta la tua vita, la tua tranquillità? Perché non lo so. Ma “per chi” mi è chiaro: per i nostri figli. Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvia Conti, Dirigente del Reparto Mobile di Firenze, trasferita dopo le manganellate a PisaTir cade dal cavalcavia, ferita una donna: tragedia sfiorata a Brindisi Strage Altavilla, le analisi del Ris confermano la versione dei "Fratelli di Dio"Nicola Barbato è morto: era rimasto paralizzato dopo una sparatoriaContinua l'allarme siccità in Sicilia: esteso il razionamento dell'acqua potabile