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Angela Celentano, la pista sudamericana in attesa del DNA. La madre: “Quella è mia figlia”

I deputati si alzano lo stipendio perché "la vita è più cara": pioggia di critiche socialAddio a Marcello Testa,analisi tecnica storico pierre della "Roma by night" dagli anni '80 al 2000. È morto la scorsa notte all'età di 65 anni: si trovava solo in casa quando è stato colto da malore, ha chiamato lui stesso il 118 ma quando è sopraggiunto il personale medico ha potuto solo constatarne il decesso causato da un infarto. Classe 1959, lascia due figli, Maria Camilla, 25 anni, avuta dalla prima moglie Elisabetta e Nicholas, 20 anni, avuto in seconde nozze. Le esequie si terranno lunedì a Roma alle 11 presso la chiesa Santa Maria della Mercede, in viale Regina Margherita. Il feretro sarà esposto a partire dalle 9 per l’ultimo saluto di parenti e amici.Chi era Marcello TestaPer chi ha vissuto gli anni d’oro della "movida romana", Testa ha rappresentato senza dubbio una figura centrale, di spicco, forse il primo pierre inteso come "aggregatore" di giovanissimi che in quegli anni frequentavano le discoteche, ai massimi del loro successo. Giancarlo Bornigia fu il primo che lo volle con sé, prima al Piper, poi al Gilda e infine all’Alien. Prestante e di bella presenza, già pilota e paracadutista, aveva anche un grande successo con le donne. «Marcello è stato una figura imprescindibile delle notti romane – lo ricorda Paola Lucidi, pierre di punta degli anni '90 –. Un uomo educato, simpatico e bellissimo e non lo dico perché non c’è più. Era proprio così. Dove si trova ora organizzerà serate strepitose con i tanti, troppi amici che lo hanno preceduto. Ciao Marcello».Il ricordo degli amiciCommosso anche il ricordo di Davide Bornigia, figlio di Giancarlo: «Con Marcello siamo amici da sempre, prima ancora che facesse il pierre. È stato un pioniere nella sua professione. Gli affidammo l’organizzazione delle domeniche sera del Gilda, insieme a Paolo Marteletti e Nino Babudri. Fu un grande successo». Anche Corrado Rizza, dj "storico" di quegli anni ruggenti, insiste sulla sua figura di "aggregatore di giovani". «Marcello è stato una forza della natura. Il primo pierre di locali quando questo lavoro ancora non esisteva. Ha lavorato con successo nei posti più belli di Roma, dal Piper all’Histeria, arrivando a creare un posto tutto suo, la Ditta Marcello Testa. E poi le donne erano tutte pazze di lui».E ancora, la testimonianza di Fabio Carnevali, "cantore" con la sua rivista "Roma di Notte" della nightlife di quegli anni: «Per me e per Roma di Notte, Marcello rappresentava, oltre che un amico, un sicuro punto di riferimento e fornitore di materiale fotografico, viste le sue importanti amicizie che puntualmente coinvolgeva e invitava alle sue serate. Una persona buona, genuina, sempre disponibile». Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2024, 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Guglielmo