Il diritto all’identità culturale e le accuse di Meloni a De LucaEconomia>Lavoratori stagionali: 200 posti disponibili ma richieste inevaseLavoratori stagionali: 200 posti disponibili ma richieste inevaseLa domanda di camerieri ai piani e di sala è in continuo aumento ma spesso le richieste di lavoratori stagionali restano inevase.di Laura Pellegrini Pubblicato il 10 Luglio 2019 alle 22:47| Aggiornato il 17 Settembre 2020 alle 15:44 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatalavoro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,analisi tecnica 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Orienta, una nota agenzia per il lavoro italiana, ha lanciato un allarme di mancanza di lavoratori stagionali. Infatti, secondo un recente sondaggio, per l’estate 2019 ormai avviata mancano tantissime figura impiegate nel turismo e nella ristorazione. I posti di lavoro maggiormente richiesti nei luoghi di villeggiatura riguardano le posizioni di cameriere sia di sala (all’interno dei ristoranti) sia ai piani (inservienti negli hotel). Inoltre, la ricerca di personale si fa sempre più complessa.Emergenza lavoratori stagionaliL’Italia conta 7.500 chilometri di costa e moltissime città d’arte, oltre a vantare un patrimonio artistico, archeologico e culturale letteralmente invidiabile. Il settore turistico, infatti, impiega tantissimi lavoratori soprattutto nelle stagioni primaverile ed estiva. L’allarme di Orienta, però, mette in guardia sulla presenza di oltre 200 richieste attive e vacanti. Si tratta di ruoli chiave all’interno delle strutture. Alcuni legati all’accoglienza dei clienti, altri alla preparazione delle sale, il servizio ai tavoli e la pulizia degli ambienti. I camerieri ai piani, invece, si occupano della sistemazione delle camere e talvolta del trasporto dei bagagli.Le difficoltà nella ricercaL’Area manager Orienta di Lazio e Campania spiega: “La richiesta di camerieri, soprattutto con l’avvio della stagione turistica, ma non solo, è sempre molto complicata. Si tratta, parliamo in questo caso del cameriere di sala, di una figura chiave nella ristorazione. È il punto di contatto tra il cliente e il servizio, rispecchia l’immagine di un locale. È un’attività che richiede una certa professionalità e predisposizione, non può essere improvvisata, e poi comporta anche un certo spirito di sacrificio, come lavorare il sabato e la domenica”. Poi, prosegue: “C’è una difficoltà crescente nel trovare sul mercato queste figure. Se da un lato c’è l’esigenza di rinnovare i contenuti e la formazione di un lavoro sempre più importante, dall’altro dovremmo rilanciare l’appeal di questa mestiere che, se ben interpretato, potrebbe portare anche ad importanti evoluzioni professionali”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
Schlein chiede le dimissioni di Piantedosi, il primo atto da segretaria del Pd incontra il favore delle opposizioniFitto “Problemi con la Campania? Io non ho problemi con nessuno” - Tiscali Notizie Mazzata del tribunale di Crotone a Italia ed Europa sulla guardia costiera libica. Annullato il fermo della Humanity IPer Tajani la lettera di Von der Leyen sui migranti è "un segnale"«Dopo 7 anni non sono ancora madre di mio figlio». Le famiglie discriminate dalle leggi sulla procreazione