Bonus Covid ad affiliato ai Casalesi, la Guardia di Finanza lo arrestaMilleproroghe 2018: ok alla Camera. Scontro in Aula col PDMilleproroghe 2018: ok alla Camera. Scontro in Aula col PDLa Camera approva il decreto Milleproroghe 2018. Il PD in aula parla di "atto eversivo" e di illegittimità del voto di fiducia. di Paola Marras Pubblicato il 13 Settembre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamovimento 5 stellepd#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiDai vaccini alle periferieCapitolo terremotiGli altri provvedimentiApprovato alla Camera con il voto di fiducia il decreto Milleproroghe 2018. A favore del provvedimento 329 deputati contro i 220 contrari e i quattro astenuti. Quella sul Milleproroghe è stata la prima fiducia del governo giallo-verde, ma nonostante questo non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione. Il PD parla di “atto eversivo” in quanto, sostengono i dem, la fiducia sarebbe illegittima perché autorizzata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 24 luglio, ovvero quando non esisteva ancora un testo ufficiale del provvedimento (pubblicato in Gazzetta solo il giorno dopo). Il testo, in scadenza il prossimo 23 settembre, deve tornare ora in Senato per essere approvato definitivamente. Il primo via libera era stato dato da Palazzo Madama a inizio agosto.Dai vaccini alle periferieTra i provvedimenti inseriti nel provvedimento la proroga per un anno dell’autocertificazione dei vaccini obbligatori. Ad accendere poi le discussioni in aula anche il taglio nel Milleproroghe per le periferie. “L’accanimento contro i Comuni dimostrato dal governo gialloverde è intollerabile. Imponendo la prima fiducia sul decreto Milleproroghe, Lega e 5 Stelle cancellano di netto 1,6 miliardi di euro destinati al piano periferie, gettando così nel caos le centinaia di amministrazioni locali, di ogni colore politico, che contavano su quelle risorse per avviare necessarie opere di manutenzione e recupero urbano” denuncia infatti la deputata del PD Rosa Maria Di Giorgi.“Le amministrazioni – avverte quindi – saranno obbligate ad operare dei pesanti tagli per poter assolvere ai pagamenti dei progetti già accordati e che oggi si ritrovano senza alcuna copertura economica. Un danno gravissimo causato da un’incapacità gestionale ancor più inaccettabile perché colpirà come una scure le imprese e i lavoratori italiani”.Capitolo terremotiDel decreto Milleproroghe inserito anche l’allungamento dei termini per la presentazione della documentazione relativa all’ammontare dei danni subiti nel terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009. Con il voto di fiducia però “è caduta ogni possibilità di salvare anche l’emendamento che evitava l’abbattimento del fondo di solidarietà e quello che prorogava il contributo ai comuni di crateri per poter affrontare le minori entrate e le maggiori uscite provocate dal sisma” denuncia Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo PD alla Camera.In Commissione invece era stato bocciato l’emendamento pensato per “allungare ulteriormente i tempi della presentazione dei documenti richiesti alle aziende per la restituzione delle tasse sospese con legge dello Stato e per tornare al de minimis di 500mila euro come nel 2011″ ricorda.“L’approvazione di questo Milleproroghe che non accoglie le richieste che giungevano dal territorio, spesso giunte anche da amministrazioni locali con al governo partiti alleati della Lega, è un pugno in faccia alle popolazioni terremotate d’Abruzzo e del Centro Italia” afferma quindi l’esponente dem.Gli altri provvedimentiTra gli altri provvedimenti lo slittamento di un mese del termine per la consegna delle infrastrutture per le Universiadi di Napoli 2019 e la proroga per il periodo 2018-2020 dei criteri per le forme premiali nel riparto dei fondi per il Servizio sanitario nazionale tra le Regioni. Dal 2019 invece l’Inps potrà iniziare la sua collaborazione con l’Agenzia delle entrate riguardo la dichiarazione sostitutiva unica per l’Isee. Il termine di applicazione delle nuove norme sulle intercettazioni viene prorogato invece al 31 marzo 2019.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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