Bonus asilo nido 2022 in Campania: requisiti, a quanto ammonta e quando presentare domandaTra gli organi di informazione censurati ci sono anche alcuni italiani come la Rai,analisi tecnica Repubblica, La Stampa e La7. Colpiti anche media spagnoli, tedeschi e francesiA quasi due anni e mezzo dall’invasione russa dell’Ucraina, Mosca ha imposto una serie di restrizioni nei confronti di 81 media europei. Vladimir Putin ha deciso di limitare l’accesso sul suo territorio a diversi organi di informazioni tra cui anche alcuni italiani come la Rai, Repubblica, La Stampa e La7.Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, spiegando che si tratta di una misura di ritorsione in risposta della decisione del Consiglio Ue del 17 maggio scorso nel quale i leader europei hanno deciso di vietare «qualsiasi attività di trasmissione» di tre media russi (Ria Novosti, MIC Izvestia e Rossiyskaya Gazeta). Le restrizioni europee entrano in vigore il 25 giugno. MondoDa Sebastopoli a Odessa, aumentano gli attacchi su porti e città. Come funziona il “dialogo” dei missiliDavide Maria De LucaI media censuratiOltre a quelli italiani sono stati censurati anche alcuni organi di informazione spagnoli come Rtve, El Pais, El Mundo, Efe. In Francia, invece, stessa sorte è toccata a Le Monde, La Croix, Afp e l’emittente radiofonica Radio France. Nell'elenco compaiono anche i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung. Limitazioni sono state poste, tra gli altri, anche a pubblicazioni Politico ed Euobserver. MondoIl viaggio di Putin in Asia visto da Kiev: «Vuole creare l’anti-Nato». L’Ucraina spera in SeulDavide Maria De Luca© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Fare impresa in tempi di rincari è possibile?Bollette e aumenti illegittimi: cosa possono fare i cittadini dopo l'azione dell'antitrust Caro bollette, i prezzi triplicheranno: dicembre choc per famiglie ed impreseCaro energia, gli elettrodomestici che consumano più corrente: come risparmiareCaro bollette, quasi 5 milioni di italiani hanno saltato almeno un pagamento nel 2022