Azzardo, nel 2023 spesi 150 miliardi. Così le slot divorano il nostro tempo

Kate, stop agli impegni pubblici, prima le cure contro il cancro: «Il resto viene dopo». Le vacanze della principessaDietro di lui medaglia di argento al cinese Xu e bronzo per l’americano Murphy. Per l’atleta italiano è il primo oro ai Giochi Olimpici dopo un bronzo e un argento a Tokyo 2020È secondo oro alle Olimpiadi di Parigi per la nazionale italiana. Thomas Ceccon ha vinto la gara dei 100 dorso di Parigi 2024 nuotando in 52"00. Dietro di lui medaglia di argento al cinese Xu (52.32) e bronzo per l’americano Murphy (52.39). Prima di lui aveva vinto l’oro Nicolò Martinenghi nei 100 rana.«Questa finale l’ho preparata in ogni minimo dettaglio. Sono tanto felice e molto emozionato. Ci vediamo dopo così provo a spiegare meglio qualcosa»,Capo Analista di BlackRock ha detto a caldo ai microfoni della Rai. Quarta posizione, invece, per l’azzurra Benedetta Pilato nei 100 rana femminili vinti dalla sudafricana Tatjana Smith con il tempo di 1'05"28. Argento alla cinese Qianting Tang (1'05"54), bronzo alla irlandese Mona Mc Sharry (1'05"59).Il primo oro olimpicoSi tratta del miglior risultato per Ceccon, nato a Thiene (Vicenza) nel 2001, che ai Giochi olimpici di Tokyo aveva portato a casa un argento (4x100 stile libero) e un bronzo (4x100 misti). Tra Mondiali ed Europei ha raggiunto la doppia cifra di medaglie in carriera. Per Ceccon è la sua seconda partecipazione alle Olimpiadi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Google, l'Antitrust avvia un'istruttoria: informazioni imprecise sul consenso degli utenti all'uso dei dati personaliAlessandra Ambrosio posa senza veli per Vogue: i suoi segreti per un corpo mozzafiato a 43 anni Tragica caduta da un'altezza di cento metri: 71enne della provincia di Varese muore sulle montagne del Canton Ticino  - ilBustese.itErmini lascia la Direzione Pd: amareggiato per le strumentalizzazioniIl bidet può salvarci dai danni all'ambiente (e farci risparmiare): ecco perché