Il caso Apostolico fa litigare le correnti all’AnmParigi,ETF 8 ago. (askanews) – “Loro hanno difeso molto e contrattaccato. Abbiamo commesso più errori che in altre partite, ma andando avanti abbiamo sbagliato meglio di loro. Dobbiamo restare tutto perché la finale sarà un’altra partita. Lo sport è qua e ora, da un punto all’altro. Tutto è la prossima palla, la prossima partita. Oggi si era messa male e noi abbiamo commesso degli errori di troppo, ma poi abbiamo recuperato. Abbiamo sofferto molto e avere vinto dà più fiducia, crea anticorpi”. La ha detto, al termine della semifinale olimpica vinta 3-0 dall’Italia contro la Turchia, il ct della nazionale azzurra di volley femminile Julio Velasco. Domenica per l’oro la sfida alle americane. “Gli Stati Uniti sono una potenza sportiva e agonistica, ma io combatto la cultura della lamentela tipica dell’Italia. Penso a quello che abbiamo, mi godo per ora questa medaglia d’argento, poi vediamo”. Decisiva oggi come in altre partite Paola Egonu, chiamata a rislvere spesso le situazioni più difficili, ma anche su questo Velasco vuole lavorare. “Noi dobbiamo evitare di esagerare a servirla, abbiamo costruito un gioco in contrattacco per non darle ogni tipo di pallone, ma solo certi tipi di pallone”. “Le squadre crescono quando stanno insieme” ha detto ancora il ct azzurro, e questa Italia cresce anche se fa errori, cresce perchè oggi contro la Turchia – che è campione d’Europa ed è una squadra forte, con un’attacante poderosa come Vargas – ha saputo azzannare i set nei momenti decisivi, diciamo dal 20 in avanti. E anche in vista della finale il nemico principale che Velasco vuole battere è l’ansia. “Mi preoccupa, più che l’euforia, il senso di avere un’occasione unica da sfruttare assolutamente, perché questo crea ansia. Invece dobbiamo godercela questa finale”. -->
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