Val D'Aosta, morto l'ex vice-presidente del Consiglio Regionale Giovanni AlosiReferendum,criptovalute nei centri storici vince il No, nelle periferie il SìReferendum, nei centri storici vince il No, nelle periferie il SìA Roma, Milano e Torino prevale il Sì nelle periferie, mentre nei centri storici si è votato prevalentemente per il No al Referendum. di Vera Monti Pubblicato il 22 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatareferendumReferendum taglio parlamentari#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiReferendum, differenze tra centri storici e periferieRomaMilanoTorinoAll’indomani dei risultati del voto al Referendum per il taglio dei parlamentari, fioccano le analisi politiche sulle tendenze emerse dalle cabine elettorali: occhio puntato sulle grandi città dove un dato politico molto interessante si è delineato circa la distribuzione del voto tra centri storici e periferie. Referendum, differenze tra centri storici e periferieSe in generale infatti, il voto al Referendum a Roma, Milano e Torino rispecchia il dato nazionale, dall’analisi dei voti è emerso che in molte zone del centro definite “borghesi” gli elettori hanno votato per il No. Evidentemente non hanno ritenuto che la vittoria del Sì al Referendum avrebbe comportato un reale risparmio per lo stato o comunque velocizzato l’iter parlamentare. Esaminiamo dunque nel dettaglio i dati del Referendum nelle singole città:RomaSe a Roma il Sì al Referendum ha ottenuto il 60% dei voti, a votare per il No sono stati soltanto i municipi I e II – il centro storico della Capitale – guidati dal Pd. Il si vince invece in periferia e letteralmente stravince a Tor Bella Monaca e Torre Angela dove raggiunge il 73%. Occorre però aggiungere che in due municipi che non rientrano nel centro della città, ovvero il III e l’VIII – entrambi a guida Pd – ha comunque prevalso il No. Il che sottolinea una differenziazione del voto più territoriale che strettamente politica. MilanoNella città lombarda il Sì ha vinto con una percentuale inferiore al dato nazionale, ovvero con il 56.4% ma non è questo il dato più interessante, bensì il voto del centro storico che si è attestato al 56,5% per il No.TorinoSe a Torino il voto si allinea alla media nazionale, anche in questo caso emerge una differenza di voto tra centro e periferia. A votare No infatti sono stati soltanto il Centro e la Crocetta con il 56,84%.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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