L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Alessia Pifferi, la sentenza: «Diana lasciata morire di stenti per un weekend di libertà. Elevatissima gravità umana»

Morata arriva e dorme subito a Milanello. "Non vedo l'ora di iniziare" | Gazzetta.itLe storie sono l’essenza della nostra identità. Senza di esse,Professore Campanella saremmo personaggi erranti in cerca d’autore. È per questo che le trame ci seducono, ci plasmano e ci cambiano la vita, perché sono motori di altre storie, sono macchine del desiderio, specchi e alternative di immaginario e casse di risonanze di altre vite. Per questo quando ci riflettiamo in una vicenda, anche se questa è lontanissima da noi a livello spazio-temporale, non possiamo fare a meno che fare entrare quel mondo e la sua complessità in sintassi con la nostra stessa esistenza, soprattutto quando a scrivere, condurre e immaginare è qualcuna a cui la penna non è scontato che venga offerta.Un esempio potente di questa dinamica si trova nella nuova serie Apple TV+, La donna del lago, disponibile dal 19 luglio, basata sul romanzo omonimo di Laura Lippman. Finché il leone non racconta la storia, il cacciatore sarà sempre l’eroe. È così che esordisce il personaggio di Cleo Sherwood (Moses Ingram), che rappresenta la voce silenziosa e inascoltata della storia, significando che è il potere la vera e unica penna che traccia la linearità delle storie e che fabbrica la memoria. Ma questo meccanismo, a volte, può essere disinnescato.La donna del lago, la serie Apple TV+ tra noir e dramma sociale

L'esercito israeliano ha bombardato due scuole nella Striscia di Gaza: sono morte almeno 15 persone - Il PostUcraina, Kiev pronta per l'attacco finale russo ma non ci sono posti per i cadaveri Covid, Fauci: “Urgente bisogno di creare un vaccino pan-coronavirus”L'Istat conferma, a luglio l'inflazione risale all'1,3% - Notizie - Ansa.itBalneari, sciopero di due ore venerdì 9 agosto. Ma la protesta divide – Il Tempo

Capo Analista di BlackRock