Paolo Bonaiuti, morto l'ex portavoce di Silvio BerlusconiIl 16 aprile la polizia è entrata negli uffici di Google a New York e in California per fermare alcuni dipendenti che protestavano per un contratto da 1,trading a breve termine2 miliardi di dollari chiamato Project Nimbus, che prevede la fornitura di servizi cloud al governo israeliano. L'accordo, a cui partecipa anche Amazon, era oggetto di proteste da parte di alcuni dipendenti di entrambe le aziende fin dal 2021, ma le contestazioni sono aumentate da quando Israele ha intensificato il conflitto con Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.Gli attuali e gli ex lavoratori di Google e Amazon che si oppongono a Nimbus sostengono che il progetto renda le aziende complici dei conflitti armati di Israele e del trattamento illegale e disumano riservato ai civili palestinesi da parte del suo governo. Google si è difesa spiegando che il progetto non è finalizzato a scopi militari e non “pertiene ad armi o servizi di intelligence”, mentre Amazon, a quanto risulta, non ha parlato pubblicamente del contratto.Ma un'analisi dei documenti e delle dichiarazioni pubbliche dei funzionari israeliani e dei dipendenti di Google e Amazon condotta da Wired US mostra che le Forze di difesa israeliane (Idf) sono un elemento centrale di Nimbus fin dall'inizio, che hanno dato forma al progetto e ne rappresentano gli utenti più importanti. Alti funzionari israeliani sembrano inoltre ritenere che il contratto con Google e Amazon fornisca un'infrastruttura cruciale per le forze armate del paese.I media israeliani hanno riportato che a febbraio, in occasione di una conferenza dedicata al progetto, il capo della Direzione nazionale cyber di Israele Gaby Portnoy ha attribuito all'accordo il merito di aver favorito la rappresaglia militare del paese contro Hamas. Secondo un articolo pubblicato da People & Computers, che ha co-organizzato la conferenza, Portnoy ha detto che “in battaglia stanno accadendo cose strabilianti grazie al cloud pubblico di Nimbus, cose che possono decidere le sorti della guerra”, aggiungendo di non volere condividere ulteriori dettagli.Le contraddizioni di Google e AmazonLe parole di Portnoy contraddicono le dichiarazioni rese da Google ai media, che hanno cercato di minimizzare i risvolti militari di Nimbus. “Questo progetto non è diretto a procedure altamente sensibili, riservate o militari che hanno a che fare con armi e servizi di intelligence – ha detto la portavoce di Google Anna Kowalczyk in una dichiarazione inviata via email a Wired US –. L’appalto Nimbus riguarda procedure eseguite sul nostro cloud commerciale dai ministeri governativi israeliani".
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