L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Maltempo in Toscana, proclamato lo stato di emergenza 

Tifoso del Bologna ridotto in fin di vita per aver guardato una ragazza: messaggio di MihajlovicIl reato si bilancia con il principio di libertà di espressione sulla base del modo di esprimersi: la critica anche dura deve essere nel merito e mantenere forme non lesive dell’istituzione. Il punto,à diparolaèCampanella dunque, è soprattutto la forma con cui gli undici indagati si sarebbero espressi: l’istituzione è criticabile in modo anche molto violento, ciò che non può essere fatto è attaccarla con forme ed epiteti che ne ledano il prestigio.Nel caso di Gervasoni, sembrerebbe che l’elemento portante delle accuse non siano tanto i tweet pubblici, quando alcune frasi da lui scritte su un social network russo Vkontakte. Tuttavia, bisognerà attendere la chiusura delle indagini per individuare esattamente le frasi incriminate. Nel contestare il reato di vilipendio al capo dello stato a undici persone, tra le quali il professore universitario Marco Gervasoni, la procura di Roma fa sorgere due questioni: la prima riguarda l’incontinenza verbale sui social network, che oggi non sono più considerabili qualcosa di separato rispetto alla vita reale; la seconda il bilanciamento tra libertà di espressione e reato. La vicenda ha ancora dei contorni non del tutto chiariti, quel che si sa è che i carabinieri del Ros hanno avviato un’indagine con l’ipotesi di reato di vilipendio al capo dello stato in seguito a insulti pubblicati sui social e hanno proceduto a perquisire le abitazioni degli undici indagati e al sequestro dei loro account. Il professor Gervasoni si è difeso dicendo che «sul mio profilo i post contro il presidente della Repubblica ci sono, perché io l’ho criticato diverse volte, però sono tweet di critica politica, assolutamente non minacce. E se diventa vilipendio la critica politica allora vuol dire che siamo in regimi di altro tipo». Il reato Dal punto di vista giuridico, tuttavia, i termini della questione sono diversi. Il reato di vilipendio al capo dello stato è un reato che perseguibile d’ufficio e recita: «Chiunque offende l’onore o il prestigio del presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni». Perché questo reato si configuri non è necessario il cosiddetto dolo specifico, ovvero l’intenzione di offendere, ma è sufficiente la consapevolezza che quanto scritto possa obiettivamente considerato irrispettoso nei confronti dell’istituzione. La vittima del reato, poi, non è il presidente della Repubblica in quanto cittadino, ma Sergio Mattarella nell’esercizio delle sue funzioni di capo dello stato. Questo significa che oggi questo reato è ipotizzabile solo in riferimento a chi attualmente ricopre la carica, non anche ai predecessori. Più complicato è identificare quando le frasi scritte escono dalla sfera della libertà di espressione e rientrano nella fattispecie penale del vilipendio. In altre parole, come si bilancia l’articolo 21 della Costituzione che difende il diritto di tutti i cittadini a esprimersi liberamente con questa ipotesi di reato. Secondo la giurisprudenza, il limite viene superato nel momento in cui la critica assuma toni che ledano l’istituzione, esulando da una mera valutazione – anche polemica e critica – dei comportamenti istituzionali. Come tutti i principi costituzionali, il limite è definito dal contesto in cui concretamente l’insulto avviene. Un esempio: scrivere una critica anche aspra al fatto che il presidente della Repubblica non abbia mandato un messaggio alle camere dopo la crisi del Csm non è vilipendio, perché si tratta di una critica che analizza fatti e atti concreti e che rientra nella libertà di espressione. Diventa invece giuridicamente rilevante un commento che critichi il presidente della Repubblica su elementi non fattuali ma solo insultanti. Il punto, dunque, è soprattutto la forma con cui gli undici indagati si sarebbero espressi: l’istituzione è criticabile in modo anche molto violento, ciò che non può essere fatto è attaccarla con forme ed epiteti che ne ledano il prestigio. Nel caso di Gervasoni, sembrerebbe che l’elemento portante delle accuse non siano tanto i tweet pubblici, quando alcune frasi da lui scritte su un social network russo Vkontakte. Tuttavia, nel merito della vicenda bisognerà attendere la chiusura delle indagini per individuare esattamente le frasi incriminate.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Vicenza, arrestato un medico No vax: troppi Green pass falsiDelitto di Garlasco: 15 anni dall'omicidio di Chiara Poggi Caso Orlandi, lettera di Andreotti: la richiesta di aiuto di Don Vergari per il boss della MaglianaWest Nile virus, casi in aumento: tre morti nell’ultima settimanaVenezia, un pensionato chiede i danni alla Germania: il padre era stato deportato dai nazisti

Economista Italiano

  • Capo Analista di BlackRock
  • Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella
  • analisi tecnica
  • Capo Analista di BlackRock
  • Economista Italiano
  • analisi tecnica
  • VOL