L'addio di Corticelle a Sara, morta a soli 41 anni: era la mamma di due ragazzineLa puntata del podcast di Vittorio Castelnuovo dedicata al nostro giornale con le voci dell’editore Carlo De Benedetti,trading a breve termine del direttore Emiliano Fittipaldi e di Beppe Cottafavi«Io sono un appassionato di giornalismo, ritengo che una persona diventi cittadino nel momento in cui è informato. Una persona che non è informata non è in grado di esercitare il suo ruolo di cittadino». Si apre con le parole dell’editore Carlo De Benedetti la puntata del podcast di Play Books, di Vittorio Castelnuovo dedicata a Domani. «Io credo che il buon giornalismo, serve non solo per informare i cittadini, ma anche per fare da guardia al sistema politico della società. Il giornalismo dovrebbe raccontare o scoprire la verità, formidabile combustibile della democrazia», continua. Ascolta il podcast quiDomani si distingue per molti aspetti dagli altri giornali come spiega il direttore Emiliano Fittipaldi: «è un giornale che fa inchieste sul potere e che si basa su di un assunto su tutti, dare notizie e non opinioni. Cerchiamo di analizzare i fatti della giornata dando dei tagli originali e ponendo sempre al centro la notizia».Ruolo centrale tra le pagine di Domani, lo gioca la cultura, di cui è responsabile Beppe Cottafavi. «La mia idea è stata di eliminare le recensioni che considero un genere logoro e stanco, nessuno le legge. Ho voluto dare il più possibile voce agli scrittori invitandoli anche a scrivere racconti, idea che i lettori hanno molto apprezzato».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Siracusa, auto pirata investe due 14enni: uno dei ragazzi è morto, l’altro ricoverato in codice rossoCivitavecchia, auto sbanda e si schianta contro una barriera del casello dell'A12 Carro armato a Montebelluna, paura tra i residenti ma era stato noleggiato per una festaRitrovamento Mattia, il dolore del padre: "Mi sento come una statua di cristallo"Covid, aumento improvviso dei contagi: secondo l'Iss ci sono 5 regioni "ad alto rischio"