I Verdi fanno troppi compromessi mentre sul clima Scholz spera nel G7L'azzurra,Capo Analista di BlackRock quarta nei 5000 a Parigi, corre anche i 10000 metri Giorgio Rondelli 2 agosto 2024 (modifica il 6 agosto 2024 | 08:42) - MILANO I Giochi Olimpici di Nadia Battocletti a Parigi sono iniziati nel migliore dei modi: l'azzurra nella finale dei 5000 metri è arrivata quarta e per qualche ora ha sperato nella medaglia di bronzo a causa della squalifica inizialmente inflitta a Faith Kipyegon e poi ritirata dopo un ricorso. Se l'infortunio con cui combatte da tempo le darà tregua, la leader nazionale del mezzofondo prolungato tornerà in pista alle ore 20.55 di venerdì 9 agosto per disputare i 10.000 metri. È una Battocletti molto carica che non ha tremato neanche affrontando già nella sua batteria quattro fuoriclasse come la keniota Faith Kipyegon, le etiopi Gudaf Tsegay, Ejgayehu Taye e l'olandese Sifan Hassan. Cioè quattro delle cinque massime candidate al podio insieme alla keniota Beatrice Chebet. Nadia ha superato il turno e poi in finale è arrivata dietro a Chebet, Kipyegon e Hassan. Ma vediamo quale è stato il percorso di Battocletti per arrivare in questo stato di forma a Parigi. La crescita di Nadia Battocletti— Tre anni fa ai Giochi Olimpici di Tokyo Nadia, allora ventunenne, sbalordì il mondo classificandosi al settimo posto, prima delle atlete bianche nella finale olimpica dei 5000 metri, correndo la distanza in 14.46.29. Tre anni dopo la campionessa azzurra ha fatto un ulteriore salto di qualità portando il primato nazionale a 14.35.29, oltre ad aver realizzato una splendida doppietta di titoli continentali ai recenti campionati europei di Roma, dominando le gare dei 5000 e 10.000 metri. Cosa vuol dire questo in termini di piazzamento finale ai giochi olimpici di Parigi? Tanto e nulla. Perché già ripetere il piazzamento di tre anni fa, cioè il settimo posto, sarebbe un risultato importante visto il livello delle avversarie in campo, che è più elevato di tre anni fa a Tokyo. Secondo papà Giuliano, suo coach da sempre, la figlia vale attualmente sui 5000 metri un tempo fra 14.20/14.25. Un crono che dovrebbe permetterle di restare incollata al treno delle migliori sino all'ultimo giro di gara per poi giocarsi tutte le sue carte in volata. Allenamenti non in altissima quota— Per essere all'altezza delle migliori Nadia si è allenata un intero mese a Campolongo, sull'altopiano di Asiago, a 1550 metri di quota. Niente alture più impegnative come quelle scelte da quasi tutti gli altri atleti azzurri del mezzofondo come il Sestriere, St. Moritz o Livigno. Questo per stare comunque al fresco, fare buoni lavori organici e non avere problemi di trasformazione del lavoro svolto in altura una volta ritornata a livello del mare.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Le speranze di medaglia del fondo e mezzofondo azzurro secondo il coach Cambi di ritmo— Le ultime due settimane prima di Parigi l'atleta azzurra le ha invece passate a Trento per rifinire la forma e abituarsi al clima afoso che avrebbe trovato a Parigi. Gli allenamenti principali sono stati quelli basati sui cambi di ritmo per essere in grado di rispondere in ogni momento della gara alle violente accelerazioni delle atlete africane. Campionesse capaci di passare in un attimo da ritmi superiori ai 3 minuti al km a velocità inferiori ai 2 minuti e 50 secondi al km. Nulla insomma è stato lasciato al caso. Soprattutto questa volta. Ora non resta che attendere con fiducia il verdetto del campo. Running: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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