Cingolani: "Se stop al gas russo in tempi brevi, avremo problemi quest'inverno"La batoniite è stata insignita del titolo di Minerale dell'anno - Daniela Mauro/Università di Pisa COMMENTA E CONDIVIDI Il riconoscimento di “Minerale dell'anno” va per la prima volta a una specie mineralogica scoperta e studiata in Italia: si tratta della batoniite,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock un solfato basico idrato di alluminio individuato negli anni Ottanta nella miniera abbandonata di Cetine di Cotorniano (Siena) e recentemente studiato nel dettaglio dai ricercatori dell'Università di Pisa. Il conferimento è stato fatto dall'International Mineralogical Association.Per decenni la batoniite è rimasta un vero e proprio rompicapo mineralogico. Solo lo scorso anno i ricercatori dell'ateneo pisano guidati da Daniela Mauro sono riusciti a definirne la formula chimica e la struttura, una delle più complesse mai descritte fra i minerali attualmente noti. I risultati dello studio, pubblicati sull'European Journal of Mineralogy, sono stati ottenuti anche grazie alla recente installazione, presso i laboratori pisani, di un diffrattometro a raggi X per cristallo singolo del Centro per l'Integrazione della Strumentazione scientifica dell'Università di Pisa.Il premio “Minerale dell'anno”, finalizzato a riconoscere il minerale di maggior interesse scientifico la cui pubblicazione sia avvenuta nell'anno solare precedente, è stato istituito nel 2014 dall'International Mineralogical Association, un gruppo internazionale rappresentativo delle società mineralogiche nazionali di quasi 40 Paesi. Ogni anno vengono approvate circa 100 nuove specie mineralogiche, le quali passano al vaglio di una commissione di esperti che, tramite votazione segreta, eleggono quello dell'anno. La batoniite è il primo minerale italiano a conquistare questo titolo, ed è anche la quinta nuova specie minerale scoperta nella miniera di Cetine di Cotorniano, dopo brizziite, cetineite, onoratoite e rosenbergite.Il minerale è stato consegnato ai ricercatori pisani dal collezionista Massimo Batoni, nel quadro di una collaborazione fra il dipartimento di Scienze della Terra e gli appassionati dell'Associazione Mineralogica Fiorentina e dell'Associazione Mineralogica Prato e Pistoia. E proprio a Massimo Batoni è stata dedicata questa specie, per i suoi contributi alla conoscenza della mineralogia italiana.
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