Manovra, Buffagni difende l'unità del M5SNel provvedimento sono previsti limiti alla pubblicazione delle intercettazioni da parte dei giornalisti,Professore Campanella l’aumento delle pene minime per il traffico di influenze e l’impossibilità per i pm di appellarsi alle assoluzioni per reati di «contenuta gravità»La Camera dei deputati ha dato il via libera in via definitiva al Ddl Nordio con 199 voti a favore, 102 voti contrari e nessun astenuto. Il disegno di legge reca modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al codice dell'ordinamento militare, già approvato dal Senato. Nel provvedimento sono previsti limiti alla pubblicazione delle intercettazioni da parte dei giornalisti, l’aumento delle pene minime per il traffico di influenze e l’impossibilità per i pm di appellarsi alle assoluzioni per reati di «contenuta gravità». Presente nel testo anche l’obbligo di includere nell’informazione di garanzia una «descrizione sommaria del fatto», cosa che oggi non è prevista.«Questo provvedimento va nella giusta direzione. Avremmo voluto migliorare ulteriormente il testo ma pensiamo sia bene che diventi legge senza perdere ulteriori mesi. Voteremo perciò convintamente a favore», ha detto Enrico Costa, deputato di Azione, intervenendo in dichiarazione di voto sul ddl Nordio.«Con l'approvazione di questo disegno di legge si mette fine a un'era confusa, fatta di processi discutibili e ingerenze poco chiare, introducendo una sana civiltà giuridica. Stop anche al reato d'abuso d'ufficio: basta alla strumentalizzazione politica e alla paralisi amministrativa che scoraggiava tanti sindaci e limitava la qualità della gestione degli Enti locali. Ora avanti così per una giustizia equa, giusta e trasparente», dichiarano in una nota i deputati della Lega in commissione Giustizia Ingrid Bisa, Davide Bellomo, Simonetta Matone, Jacopo Morrone e Valeria Sudano. GiustiziaAbuso d’ufficio, tutti i rischi (politici e giuridici) dietro la cancellazioneGiulia MerloNon si tratta dell’unica novità nell’ambito della giustizia. Qualche giorno fa era stata approvata la cancellazione dell'abuso di ufficio, considerato da Nordio un «reato evanescente, che serve soltanto a intimidire i pubblici amministratori. Su circa 5 mila procedimenti pendenti in un anno le condanne si contano sulle dita di una mano, peraltro condanne collegate con reati connessi».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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