L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Incendio Roma, Conte a Meloni: "Anche oggi hai continuato a fare propaganda"

Vaccino Covid, Mattarella: "È un dovere morale e civico. Il virus limita la nostra libertà"Vediamo "Luigi XVI e Maria Antoniettanel loro percorso dall'essere considerati dei al perdere lamaschera,VOL al diventare esseri umani e scoprire come esserlo".    Così Gullaume Canet, interprete del monarca a fianco di MelanieLaurent nei panni di Maria Antonietta descrive i due personaggiin The Déluge, il film di Gianluca Jodice d'apertura fuoriconcorso in Piazza Grande del Locarno Film Festival, dove i dueprotagonisti ricevono anche l'Excellence Award Davide Campari.     La storia (producono l'Ascent Film con Rai Cinema e AdlerEntertainment, Paolo Sorrentino è produttore associato) èambientata nel 1792, quando Luigi XVI e Maria Antonietta insiemeai loro figli vengono reclusi nella Tour de Temple, un cupocastello di Parigi, in attesa del processo (verranno condannatia morte e decapitati nel 1793). Lontani dallo splendore diVersailles, per la prima volta isolati e vulnerabili, i duemonarchi, uniti da giovanissimi in un matrimonio combinato, edalle personalità profondamente diverse (lui timido e dallapersonalità fragile, lei più ribelle) trovano la forza direagire e iniziano ad avvicinarsi.     Maria Antonietta "è un personaggio che ho amato - era moltocomplessa e sola - spiega Melanie Laurent che è stata aiutatanell'affrontare il personaggio dal libro sulla monarca scrittoda Stefan Zweig -. Si vede come dalla sua nascita alla suamorte tutto per lei sarebbe stato molto complicato e che sarebbestata circondata dall'odio". Questo è un personaggio che è statoraccontato varie volte, "ma ci si è soprattutto soffermati sulsuo lato più frivolo, più pop, quello degli eccessi. Molto piùraramente si è esplorata la sfera intima di questa coppia, comeinvece fa il film". Tra di loro a un certo punto "è come secadessero le maschere - aggiunge Canet - si autorizzano a viverele emozioni". Jodice ha diviso la storia in tre atti, gli dei, gli uomini,i morti, perché con il cosceneggiatore Filippo Gravino "citenevamo a fare un film più metafisico che storico, che avessemolto a che fare con la fine come concetto universale, di un re,di un regime, in generale la caduta dal cielo alla terra". Unpassaggio "che al di là della maschera e del racconto storico viviamo nella nostra vita".     Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Zingaretti, moglie positiva al Covid: governatore Lazio in isolamento fiduciarioYouth4climate, Draghi: "Muoverci tutti e presto nella stessa direzione" Festa di compleanno di Virginia Raggi, il capogruppo Pd presenta un esposto al Prefetto di Roma Scuola, Speranza: “Valuteremo l’obbligo vaccinale per tornare in presenza, senza DaD”Green Pass: dal 6 agosto obbligatorio anche alla Camera dei deputati

VOL