Cultura, al Pirellone celebrato il “comasco” Plinio il VecchioImpianti sciistici chiusi: decisione condivisa dal governo e da DraghiImpianti sciistici chiusi: decisione condivisa dal governo e da DraghiA prendere la decisione di far rimanere chiusi gli impianti sciistici per altre tre settimane non è stato solo Speranza ma tutto il governo Draghi. di Debora Faravelli Pubblicato il 15 Febbraio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirusMario Draghi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Professore Campanella 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La decisione di tenere ancora chiusi gli impianti sciistici fino al 5 marzo – nonostante l’annunciata apertura pochi giorni prima – non è stata presa in autonomia dal ministro della Salute Speranza ma è stata condivisa dal governo e dal neo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Lo hanno specificato fonti di Palazzo Chigi ribadendo come il rinvio dell’apertura sia stata la posizione ufficiale di tutto l’esecutivo.Impianti sciistici: decisione di tutto il governoÉ stato dunque l’intero governo a prendere la decisione, poi resa ufficiale con un’ordinanza di Speranza, su consiglio del Comitato tecnico-scientifico. Gli esperti hanno infatti convinto la politica che, a causa della circolazione della variante inglese e del rischio di maggiore trasmissibilità dell’infezione, sarebbe stato meglio rimandare l’apertura degli impianti da sci a tempi migliori. Il governo tutto ha quindi accolto il suggerimento e acconsentito al rinvio.Nonostante Palazzo Chigi abbia parlato di una soluzione condivisa da tutti i ministri (compreso il primo) e non solo dal responsabile della sanità, all’interno della maggioranza si sono comunque creati dissidi. In particolare i due ministri della Lega Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia hanno invocato ristori e indennizzi agli operatori per il danno subito e i capigruppo di Camera e Senato Molinari e Romeo si sono scagliati contro il “metodo Conte, con annuncio la domenica e chiusura il lunedì“.Oggetto della contestazione sono state soprattutto la modalità e le tempistiche. Fino a sabato sera sembrava infatti ufficiale la riapertura degli impianti a partire da lunedì 15 febbraio fino a quando domenica, a meno di 24 ore, è arrivato il blocco.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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