Battiti live, momento imbarazzante tra Fedez e una sua giovane fan. Cosa è successoCronaca esteri>Borse di Chanel fatte a pezzi dalle influencer russe per protesta: il motivoBorse di Chanel fatte a pezzi dalle influencer russe per protesta: il motivoLe sanzioni contro Mosca e la regola per gli acquisti all'estero della maison francese: perché le influencer russe si scagliano sui social contro Chaneldi Giampiero Casoni Pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 11:22| Aggiornato il 14 Febbraio 2023 alle 17:07 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamodàrussiasocial networkLe influencer russe si scagliano sui social contro Chanel e oltre a quella vera e terribile che il loro presidente sta portando in Ucraina c’è anche la guerra tutta interna al mondo social contro gli effetti delle sanzioni sulla moda e sugli acquisti. In buona sostanza l’applicazione rigorosa da parte della maison Chanel delle norme previste dalle sanzioni sta mettendo in crisi,Economista Italiano poverette, le ricche influcencer russe. Sono molti infatti i marchi che non solo hanno fatto donazioni al popolo dell’Ucraina, ma che hanno diligentemente abbassato le saracinesche in Russia.Influencer russe contro Chanel, le protesteChanel però ha fatto di più ed ha disposto un “setaccio” alla clientela anche al di fuori dell’ambito geografico di applicazione delle sanzioni, vale a dire il territorio della Russia. Che significa? Che il marchio francese non solo applica le sanzioni ma si sta regolando la vendite dei propri prodotti anche fuori dal Paese, nei negozi di Dubai, in Turchia ed in Europa. Ecco perché sui social si è scatenata una protesta che ha coinvolto addirittura una portavoce del governo russo.Saracinesche abbassate e regole all’esteroTuttavia la Maison Chanel tira dritta e spiega di essersi limitata ad applicare le sanzioni europee. Le clienti russe hanno denunciato via social di non essere riuscite a comprare borse e accessori Chanel da nessuna parte e su Telegram molte influencer hanno spiegato che gli staff delle boutique chiedono i documenti e se le potenziali acquirenti sono russe “obbligano” le clienti a firmare una dichiarazione di impegno a non indossare i loro acquisti in Russia. La più arrabbiata pare essere l’interior designer Lisa Litvin che ha raccontato su Instagram la sua esperienza al negozio Chanel nel Mall of the Emirates. Ci dispiace tanto Lisa.Articoli correlatiinCronaca esteriIncidente sulla Statale 16, scontro tra tre auto: carreggiata temporaneamente chiusa al trafficoinCronaca esteriMeteo Ferragosto 2024, le previsioni: caldo afoso e notti tropicaliinCronaca esteriClima, il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre: cosa dicono i datiinCronaca esteriIncidente nella notte a Canegrate: feriti cinque giovani ragazziinCronaca esteriTorino, esce di casa e lascia da sola la figlia di 3 anni: arrestata per abbandono di minoreinCronaca esteriIncidente a Spoleto: morto un 23enne
Teneva sul letto il cadavere di sua moglie da mesi. I carabinieri scoprono l'orrore a Casale Litta - ilBustese.itFassino, la commessa del duty free: «Ha preso lo stesso profumo Chanel altre due volte» Nel settore della fusione fanno il loro ingresso anche i privatiChiesa sempre più sicura: si rafforza la Pontificia Commissione per la tutelaChiara Nasti partorisce con la piega fatta, pioggia di critiche. La replica: «Pensavate lo facessi con i capelli sporchi?»