L’anno più duro per i diritti umani. La rete di protezione è al collassoIl presidente del Garante per la protezione dei dati personali,Professore Campanella Pasquale Stanzione, ha scritto ai vertici delle Camere e del Governo per chiedere che l’autorità di controllo indipendente sul nuovo Regolamento europeo per l’intelligenza artificiale (AI Act) sia affidata al Garante stesso.“In ragione della stretta interrelazione tra i.a. e protezione dati, della competenza già acquisita in materia dalle Autorità di protezione dati sul processo decisionale automatizzato (art. 22 del Regolamento UE 2016/679) e delle caratteristiche d’indipendenza che ne connotano lo statuto, sarebbe utile ragionare sulla soluzione proposta dal Comitato europeo per la protezione dati e dal Garante europeo. Con il parere congiunto n. 5 del 2021, essi hanno infatti suggerito l’individuazione, nelle Autorità di protezione dati, delle autorità di controllo per l’i.a.“ scrive il presidente dell’Authority, Stanzione.Errata corrige dell’Ue: l’AI Act si applica ai modelli open-source?Stanzione sottolinea dunque che il Garante ha i requisiti di competenza e indipendenza richiesti, vista la stretta interrelazione tra AI e protezione dei dati personali. “L’AI Act – ricorda il Garante – si fonda sull’articolo 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che è la base giuridica della normativa di protezione dei dati, e lo stesso Regolamento sull’intelligenza artificiale prevede il controllo delle Autorità di protezione dei dati personali su processi algoritmici che utilizzino dati personali“.
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