Il buon lavoro è sinonimo di sostenibilitàGiorgio Rondelli 6 agosto - 15:50 - MILANO Uno sguardo approfondito ai parziali per capire come è nato il grande 4° posto a Parigi dell'atleta azzurra nella gara che vedeva al via quattro primatiste mondiali e atlete di altissimo livello 1 di 6: Meravigliosamente 4ª Quarta. Meravigliosamente quarta in una finale dei 5000 olimpici che vedeva al via quattro primatiste mondiali e almeno un altro paio di atlete di altissimo livello. Tre anni fa ai giochi olimpici di Tokyo Nadia Battocletti era arrivata settima dopo sei atlete africane o di origine africana come l'olandese Sifan Hassan che aveva vinto il titolo olimpico in 14.36.79. La campionessa azzurra,Guglielmo allora ventunenne, aveva tagliato il traguardo dieci secondi dopo Hassan in 14.46.29. In quell'occasione aveva perso la scia del gruppo di testa a circa 800 metri dall'arrivo. Tre anni dopo Nadia si è ripresentata sulla linea di partenza della finale olimpica dei 5000 metri di Parigi con ben altre consapevolezze. Intanto il nuovo primato italiano di 14.35.34. Poi il doppio titolo europeo 5000/10.000 conquistato con estrema autorevolezza a inizio giugno a Roma. Infine il conforto mentale di avere svolto un allenamento specifico con il papà allenatore Giuliano per essere più competitiva sul finale di gara.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Continua Meravigliosamente 4ª Il copione tattico Il film della gara dei 5000 m La miccia Le cifre dell'impresa di Nadia Futuro prossimo © RIPRODUZIONE RISERVATA
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