Sprint, lanci e ostacoli. Gli Europei impensabili di un’Italia ambiziosaUrne chiuse per l’elezione del nuovo rettore dell’Università dell’Insubria: tra Mauro Ferrari e Maria Pierro vince chi raggiunge 278 votiLo spoglio pubblico delle schede avverrà domani,-Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock 3 luglio, dalle ore 10 nell’aula magna Granero Porati in via Dunant a Varese. Su un totale di 904 aventi diritto, si sono espressi in 782, ampiamente superato il quorum partecipativo L’Università dell’Insubria ha votato oggi con partecipazione per il suo futuro. Su un totale di 904 aventi diritto, si sono espressi in 782, dei quali: 399 professori e ricercatori, ovvero l’88,66 per cento; 57 studenti, il 72,15 per cento; 326 amministrativi e tecnici, l’86,93 per cento.La consultazione di oggi è dunque valida, avendo ampiamente superato il quorum partecipativo, che era fissato a 321 voti, cifra che tiene però conto della ponderazione del voto del personale tecnico e amministrativo, che quest’anno, sulla base della formula prevista dal regolamento generale di ateneo, conta 0,3.L’altro, fondamentale, quorum da raggiungere è quello delle preferenze che usciranno dalle urne: tra i candidati alla carica di rettore Mauro Ferrari o Maria Pierro vincerà quello che raggiunge 278 preferenze, ovvero la maggioranza assoluta (la metà più uno dei voti) valutata sulla media ponderata.Lo spoglio pubblico delle schede avverrà domani dalle ore 10 nell’aula magna Granero Porati in via Dunant a Varese: verranno scrutinate prima le due urne del personale tecnico e amministrativo, unendo i voti di Varese e di Como e quelli pervenuti a distanza, poi, con la stessa modalità, le due urne con i voti dei docenti e degli studenti insieme. A presiedere le operazioni di spoglio i professori Giorgio Grasso e Giulio Facchetti e la funzionaria Francesca Colombo, responsabile del procedimento.Se domani nessuno dei due candidati ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze, si torna alle urne giovedì 4 luglio, con lo stesso meccanismo, e poi ancora l’8 luglio; ultima chance, senza nessun quorum, il ballottaggio l’11 luglio. Per l’Università dell’Insubria quella di oggi è stata la settima votazione, che ha portato all’elezione di tre rettori: Renzo Dionigi è stato scelto quattro volte, nel 1998, nel 2001, nel 2004 e nel 2008, ed è rimasto al vertice dell’ateneo fino al 2012; Alberto Coen Porisini è stato in carica dal 2012 al 2018; Angelo Tagliabue dal 2018 al 31 ottobre 2024. La differenza della durata dei mandati dipende dallo Statuto di ateneo che, in vigore dal 2012, ha accolto la legge Gelmini che prevede che il rettore sia in carica sei e non quattro anni e che non possa ricandidarsi per il sessennio successivo. c. s.
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