Incidente ferroviario in Grecia: il messaggio di cordoglio di Fratelli d'ItaliaLa protesta davanti al ministero della Giustizia: "La situazione nelle carceri è fuori controllo,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella un sovraffollamento folle"Il blitz dei Radicali (Fotogramma)08 agosto 2024 | 14.09Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;}Blitz dei Radicali questa mattina davanti al ministero della Giustizia per protestare contro la mancanza di provvedimenti per affrontare la drammatica situazione delle carceri italiane. Matteo Hallissey, Filippo Blengino e Pietro Borsari (segretario, tesoriere e membro di Direzione di Radicali Italiani) si sono presentati davanti al dicastero con la maschera di Nordio e le mani sporche di sangue, per poi essere fermati dalle forze dell’ordine."È indispensabile - sottolineano in una nota Hallissey e Blengino - intervenire per evitare una sistematica violazione dei diritti umani dei detenuti e dei detenenti. Il Ministro Nordio deve venire con noi in carcere, la situazione è fuori controllo, ci sono detenuti con le braccia piene di tagli, bambini lasciati marcire nel carcere, anziani che non possono camminare e mangiare in autonomia, un sovraffollamento folle. Le persone in carcere muoiono, mentre il governo emana provvedimenti spot. Abbiamo denunciato Nordio per tortura vista l’omissione di atti che sarebbero indispensabili per porre fine ad una situazione che lede lo Stato di diritto''. Leggi anche Ok della Camera al decreto carceri, è legge: cosa prevede
Fini sconfessa la legge che varò con Umberto Bossi: "Va cambiata, è mutata profondamente l’origine del fenomeno migratorio"L’aria malata di Lombardia. Fontana attacca Sala e fa la guerra all’Europa Salvini attacca il sindaco di Bologna sullo Ius Soli: "Fa comizi nelle scuole. Imbarazzante"Salario minimo: arriva il primo confronto Meloni SchleinCos’è successo dopo Cecchettin. «Meloni? Una femonazionalista»