Bones and All, una storia d’amore tra due cannibali scritta da una veganaPiantedosi vuole il riconoscimento facciale nei luoghi pubbliciPiantedosi vuole il riconoscimento facciale nei luoghi pubbliciLa replica social del dem Sensi a Matteo Piantedosi vuole il riconoscimento facciale: "Quella videosorveglianza non è consentita" di Giampiero Casoni Pubblicato il 2 Maggio 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataMilanoministroviolenza sessuale#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,trading a breve termine 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Dopo gli ultimi stupri avvenuti a Milano Matteo Piantedosi vuole il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici ed il ministro dell’Interno spinge per una misura di sicurezza che però non piace al Partito Democratico. Lo scopo è introdurre il riconoscimento facciale e potenziare le forze dell’ordine, in più, rendere più agevoli le espulsioni di stranieri. Il titolare del Viminale ha toccato il tema in un’intervista al Quotidiano nazionale. Piantedosi è pronto ad interventi nelle tre grandi città metropolitane, Roma, Milano e Napoli. Lo scopo è scongiurare che si ripetano episodio e crimini orribili come lo stupro avvenuto a Milano avvenuto in stazione Centrale.Piantedosi vuole il riconoscimento faccialePer il ministro la via è “continuare ad aumentare la presenza delle forze di polizia nei luoghi ad alta frequentazione: soprattutto le stazioni, ma anche ospedali e aree commerciali” Nell’intervista Piantedosi ha detto di aver “già incontrato i sindaci di tutte le città metropolitane per rafforzare i controlli nelle stazioni e non solo con iniziative che hanno già prodotto visibili risultati“. E ancora: “Se si guarda al dato statistico relativo alle condizioni di sicurezza delle nostre città, siamo messi molto meglio della maggior parte delle analoghe realtà europee e nordamericane“. L’altra via è “agire per combattere il degrado e la crescente emarginazione sociale, che finiscono per alimentare fenomeni criminali e insicurezza incrementando i rimpatri e le espulsioni, necessariamente potenziando i Cpr”.La videosorveglianza e il tweet di SensiPoi il tema della videosorveglianza che per lui “è uno strumento fondamentale, la sua progressiva estensione è obiettivo condiviso con tutti i sindaci. Ma il diritto alla sicurezza va bilanciato con il diritto alla privacy. C’è un punto di equilibrio che si può e si deve trovare. Proprio in questi giorni abbiamo avviato specifiche interlocuzioni con il Garante per trovare una soluzione condivisa”. Ed il Pd? Filippo Sensi ha spiegato con un tweet: “Spiace informare il ministro dell’Interno che il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici oggi non è consentito nel nostro Paese. Una moratoria lo vieta fino alla fine del 2023. Lotterò perché la moratoria diventi un bando, in attesa che l’Europa dica una parola definitiva”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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