Congresso Anm, Nordio: «L’indipendenza delle toghe è un principio non negoziabile»Un maniaco sessuale avrebbe fatto irruzione nel reparto di Ostetricia alla clinica Mangiagalli di Milano intorno alle 19:00 di venerdì 2 agosto. Il violentatore per cercare di confondersi perfettamente tra il personale della clinica,trading a breve termine si è travestito da infermiere per poi molestare una donna incinta. Un episodio che ha messo in serio pericolo la donna che è però riuscita a chiamare i soccorsi spingendo il tasto d'emergenza e l'aggressore è stato bloccato. Arrestato l'aggressoreLa paziente della clinica si è sentita toccare nel sonno e presa dal panico ha cominciato ad urlare. L'uomo è fuggito dopo che la donna è riuscita a premere il tasto d'emergenza. Il personale medico ha subito chiamato il 112 e l'intervento delle forze dell'ordine è stato tempestivo. Gli agenti, una volta arrivati in clinica, hanno individuato il violentatore che si stava nascondendo nei corridoi. L'uomo ha provato ad opporre resistenza ai militari con calci e pugni per poi venire immobilizzato e arrestato.Successivamente gli agenti hanno proceduto con l'identificazione: l'uomo è un 24enne senza dimora e già noto alle forze dell'ordine. Il giovane ha affermato di essere argentino, ma risulta avere diversi nomi fittizi quindi ci vorrà più tempo per completare l'identificazione. L'aggressore è accusato di violenza sessuale aggravata, per via della gravidanza della donna, della sua posizione di paziente e per essersi finto infermiere. Oltre chiaramente alla resistenza a pubblico ufficiale. Ora si trova nel carcere di San Vittore. Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Agosto 2024, 18:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Latina, manifestazione della Cgil per la morte di Satnam Singh: presenti in migliaiaLa vittoria di Ceccon dalla prospettiva di Arianna Fontana: "Ed è Oro!" - Tiscali Notizie Indipendenza delle toghe e commissioni: sale la tensione al CsmTajani, 'forse Onu deve cambiare le regole d'ingaggio di Unifil' - Tiscali NotizieStrage di Viareggio, la Cassazione conferma le condanne. Ma ci sarà un altro processo per ricalcolare le attenuanti