Donna picchiata da un uomo salvata dai muratori che lavoravano sul ponteggio nel palazzo di fronteEventoBellinzona capitale «pop» con Giovanni MuciacciaLa città ospiterà la manifestazione «TiNerd» dedicata soprattutto a giovani e appassionati di videogiochi e fumetti – Protagonista della fiera il celebre conduttore italiano – Gli organizzatori: «Abbiamo deciso di puntare molto sull’effetto nostalgia»Irene Solari06.04.2024 06:00La capitale ticinese si appresta a diventare per due giorni il centro della cultura «pop» e questo grazie all’evento «TiNerd» che sarà ospite dell’Espocentro di Bellinzona il fine settimana del 4 e 5 maggio e che vedrà come ospite d’onore il presentatore televisivo italiano Giovanni Muciaccia,Professore Campanella celebre per il suo programma «Art Attack» che, negli anni 2000, lo rese una vera e propria icona del pubblico più giovane.Una prima in Ticino«Questo evento è un a prima assoluta in Ticino», ci spiega Mirko Cotti Piccinelli, uno degli organizzatori. La manifestazione, il cui nome è già evocativo è pensata per gli appassionati di fumetti, videogiochi, giochi da tavolo e, più in generale, tutto ciò che riguarda questo mondo. E l’idea di organizzare la manifestazione è venuta proprio da qui, pensando agli appassionati, come spiega il nostro interlocutore: «Abbiamo notato che in Ticino non c’era niente di simile e quindi ci è venuta voglia di proporre TiNerd, anche per poter portare in Ticino un evento dedicato soprattutto ai giovani e alle attività che prediligono».Un’anima giovaneMa torniamo al nome: «TiNerd» è l’unione delle parole Ticino e «nerd», un termine inglese quest’ultimo, ormai diffuso anche alle nostre latitudini che, letteralmente, indica giovani studiosi e appassionati di tecnologia. Inizialmente non aveva una connotazione positiva, anzi. «Era usato come termine dispregiativo, soprattutto negli anni ‘90», osserva il nostro interlocutore. Spesso associato al concetto di «secchione». Ma con il passare del tempo la parola si è evoluta acquistando pregio. Tanto che ora è diventato un termine al quale ci si riferisce con un certo orgoglio. Basti pensare che lo stesso Bill Gates, il fondatore di Microsoft, è definito «nerd». E, soprattutto tra i più giovani, è un concetto molto in voga, come spiega Cotti Piccinelli: «Tra le nuove generazioni ormai tutti sanno cosa significa questo termine». Ma non solo. La cultura «nerd» è diffusissima tra i giovani, come ci conferma Cotti Piccinelli: «Ormai tutti i ragazzi sanno cosa sono gli anime (i cartoni animati giapponesi, ndr.) e conoscono bene il mondo dei videogiochi, dei fumetti o di altre forme di arte». L’ospite perfettoMa veniamo all’ospite d’onore di questa manifestazione, il presentatore televisivo italiano Giovanni Muciaccia. Divenuto famoso nel corso degli anni 2000 con la celebre trasmissione (dedicata a una fascia giovane di pubblico) «Art Attack» nella quale mostrava come realizzare piccoli lavoretti creativi utilizzando materiali che tutti abbiamo in casa e l’immancabile colla vinilica. Una scelta, quella di Muciaccia, non casuale per gli organizzatori dell’evento: «Stavamo pensando a chi poter invitare come ospite e riflettendoci su, abbiamo deciso che Giovanni Muciaccia fosse perfetto. Riesce infatti ad attirare fasce diverse di pubblico, dal 25.enne al 35.enne ma anche oltre». Insomma, tutta quella fascia di pubblico che (anche nella Svizzera italiana) seguiva il suo programma televisivo. «Abbiamo deciso di puntare molto sull’effetto nostalgia». E l’ospite non starà di certo con le mani in mano, ma si metterà all’opera per la gioia del pubblico e dei suoi fan. Ecco quindi che il conduttore si esibirà in uno spettacolo ispirato al suo libro «Attacchi d’arte contemporanea», guidando i partecipanti nella creazione di un’opera d’arte. «Un tuffo nel passato che riporterà tutti bambini», spiega l’organizzatore. Ma questo è solo l’inizio, promette «TiNerd», lo spettacolo culminerà con una panoramica delle opere più celebri di Banksy, il famoso street artist. E sarà proprio Muciaccia a guidare il viaggio tra significato e impatto di queste opere diventate icone.Anche i prodotti localiLa manifestazione, oltre a rivolgersi a un pubblico appassionato e, naturalmente a tutti i curiosi, ha pensato anche di coinvolgere i commercianti locali di Bellinzona, invitandoli a presenziare alla fiera come espositori dell’evento . «Per noi era importante coinvolgere anche i commercianti locali - spiega Cotti Piccinelli - perché partecipare a un a fiera ed esporvi i propri prodotti vuol dire potersi far conoscere, entrare in contatto con un ampio pubblico e anche realizzare delle vendite maggiori di quello che magari si potrebbero fare stando in negozio». In questo articolo: BellinzonaEventoEventi culturali
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