Alessandro Di Battista rinuncia all'assegno di fine mandatoCos'è la Fondazione Open a sostegno delle iniziative di Matteo RenziCos'è la Fondazione Open a sostegno delle iniziative di Matteo RenziCos'è la Fondazione Open,ènataecosaèanalisi tecnica legata alle iniziative politiche di Matteo Renzi e finita al centro di un'inchiesta aperta dalla Procura di Firenze. di Laura Pellegrini Pubblicato il 27 Novembre 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataFirenzematteo renzi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La Fondazione Open è nata nel 2012: inizialmente si chiamava ‘Big Bang’ il suo obbiettivo era il sostegno delle iniziative politiche di Matteo Renzi. Dalla Leopolda al referendum costituzionale, dalla campagna elettorale per le primarie del Pd fino all’investitura a premier. Dalla sua nascita fino a quando è rimasta attiva (2018), la fondazione ha raccolto oltre sei milioni di euro. Inoltre, sul sito ufficiali comparivano i nomi dei finanziatori della Fondazione che avevano dato il via libera per l’apparizione nell’elenco. Coloro i quali, invece, avevano negato il consenso sono stati perquisiti da settembre fino ad oggi.Fondazione Open, cosa èIl primo obbiettivo per il quale è nata la Fondazione Open era quello di finanziare le iniziative politiche dell’ex premier Matteo Renzi. Dunque, si tratterebbe di una sorta di “articolazione” di un partito politico che dal 2012 all’aprile 2018, anno in cui la fondazione ha cessato l’attività, ha raccolto oltre sei milioni di euro. Alcuni finanziatori, come suddetto, hanno acconsentito all’apparizione del loro nome sul sito web, mentre altri non hanno dato il via libera.La Fondazione, inoltre, aveva sede all’interno dello studio dell’avvocato Bianchi (anch’esso oggetto di perquisizione da parte della Guardia di Finanza). Nel CdA, però, comparivano anche altre figure vicine a Renzi oltre a Bianchi, chiamati il “Giglio magico”, tra i quali figuravano Maria Elena Boschi, Marco Carrai e Luca Lotti.L’inchiestaLa Procura di Firenze ha avviato le indagini sulla Fondazione Open per chiarire i rapporti tra i finanziatori e la fondazione stessa. A tale scopo si indaga per traffico di influenze illecito, riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti. Sono stati perquisiti, al momento, l’imprenditore Marco Carrai, amico personale di Matteo Renzi nonché membro del CdA e l’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Open. Quest’ultimo, perquisito lo scorso settembre è inadagato per traffico di influenze illecite. Tra gli altri reati contestati a Open risultano anche riciclaggio, autoriciclaggio, appropriazione indebita aggravata, false comunicazioni sociali.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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