Giona Nazzaro: «Il Pardo ha contribuito alla crescita del cinema svizzero»WimbledonDa sorpresa a certezza,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock la nuova dimensione di Jasmine PaoliniLa tennista azzurra sta vivendo una stagione clamorosa e sogna di giocare un’altra finale Slam - Anche grazie al suo allenatore e agli impegni in doppio, la 28.enne è cresciuta costantemente in maniera considerevole - La sua progressione è stata accompagnata dai risultati eccezionali di Sinner e il tennis in Italia spopola©Reuters/Geoff Burke Alex Isenburg11.07.2024 06:00Vincere 6-2 6-1 in una prova dello Slam non è mai un qualcosa di scontato, farlo in meno di un’ora ai quarti di finale di Wimbledon è decisamente impressionante. Sono quei graffi che lasciano il segno, una di quelle prestazioni che non possono passare inosservate e così, in effetti, non è stato. Il nome di Jasmine Paolini, ormai, è sulla bocca di tutti e non potrebbe essere altrimenti, visto che la sua vittoria contro Emma Navarro ha fatto drizzare le antenne anche a chi, dopo l’exploit di Parigi, l’aveva colpevolmente sottovalutata.Applausi a scena apertaSembra strano, per la verità, dover riaffermare le gesta di una giocatrice che attualmente occupa la 7. posizione mondiale, certi traguardi, d’altra parte, non sono di certo frutto del caso. La parabola di Paolini, invero, era difficile da predire, ma c’è chi – come Simone Eterno, inviato a Wimbledon per Eurosport – ha seguito da molto vicino la sua scalata verso il vertice del circuito WTA. In quel di Londra – ce lo conferma il collega italiano - Paolini sta mostrando il meglio che il suo tennis possa offrire. «Contro la Navarro ha giocato senza ombra di dubbio una delle più belle partite della sua carriera e forse, addirittura, la si può definire come la migliore in assoluto in termini di qualità. Sotto ogni punto di vista – sia in termini di gioco sia per quanto riguarda l’approccio mentale – è stata davvero impeccabile. È stata poi la stessa americana, in conferenza stampa, a riconoscere la bontà del tennis espresso da Jasmine, affermando che giocando così può effettivamente anche vincere il torneo». Eppure, prima dell’incontro era la stessa statunitense ad essere indicata come la favorita, forte del suo fresco successo contro la numero due del mondo Coco Gauff. Senza dimenticare, poi, che nei tre precedenti scontri diretti Navarro aveva sempre avuto la meglio. «Paolini ha avuto una forza mentale davvero eccezionale e anche grazie ad essa è riuscita a ottenere un risultato tutt’altro che evidente, il fatto di poter diventare la prima italiana di sempre in semifinale a Church Road sembra non esserle pesato affatto. Tecnicamente e tatticamente, infine, è stata a dir poco dominante: da entrambi i lati del campo non ha lasciato scampo alla sua avversaria ed è stata peraltro molto incisiva al servizio».Non è più una sorpresaLa totale espressione di un talento, si sa, è molto soggettiva. C’è chi sboccia in maniera molto precoce, chi la quadratura del cerchio non la trova mai e chi – come Paolini – giunge al suo apice quando gli anni della fioritura sembrano ormai passati. A 28 anni, infatti, l’azzurra sta vivendo indiscutibilmente una stagione straordinaria e il raccolto di questi mesi non è altro che il frutto di quanto seminato negli scorsi anni. Basta guardare l’evoluzione della sua classifica per rendersi conto che la sua, per l’appunto, è una vera e propria progressione inarrestabile. «Chi la segue con attenzione a questo punto ha smesso di stupirsi – ci dice Eterno – perché è da inizio 2024 che sta incantando. Prima di questo cammino, e della finale a Parigi, erano già arrivate prove di forza notevoli, come il trionfo nel 1000 di Dubai o il brillante percorso nel primo Slam dell’anno, quello australiano”. Parlare di sorpresa, in questo momento, appare dunque azzardato e nella semifinale odierna – contro Donna Vekic – l’italiana parte finalmente con i favori del pronostico. La croata – a proposito di enfant prodige – è una sua coetanea che però ha avuto una traiettoria sostanzialmente agli antipodi, tanto che già a 16 anni era balzata agli onori della cronaca. «È una giocatrice già molto esperta che conosce il circuito da tantissimo tempo, si è imposta quando era ancora giovane ma poi la sua carriera è stata complicata anche da diversi infortuni. Per avere delle chance di successo, Vekic dovrà servire come mai è riuscita a fare finora e questo, a dire il vero, potrebbe anche non bastare. Paolini, infatti, sulla diagonale del dritto è nettamente superiore a lei».I segreti del successoA Londra taluni potrebbero definire la toscana come una cosiddetta «one-season wonder», ossia una giocatrice che ha azzeccato la stagione perfetta, ma che prima o poi è destinata a tornare nell’anonimato. Le radici del suo successo, però, sembrano ben salde al terreno e uno dei fertilizzanti più efficaci risponde al nome di Renzo Furlan, suo coach a tempo pieno dal 2020. «L’ex giocatore veneto è stato fondamentale nel cambio di dimensione che ha vissuto Paolini. Va ricordato che Furlan nutre di una certa esperienza e aveva già avuto successo al fianco di Schiavone, c’era lui, infatti, nel suo box quando vinse il Roland Garros nel 2010. È un allenatore estremamente preparato, che ha dimostrato in più occasioni di saper toccare le corde giuste nell’ambiente del tennis femminile. Non è un dato indifferente, poiché nel circuito WTA è ancor più complicato trovare una costanza di rendimento e l’aspetto emotivo – compreso il rapporto con il proprio coach - incide molto». C’è un altro fattore, poi, che ha permesso a Paolini di inscenare una tale evoluzione e diventare una delle singolariste più forti del pianeta, ovverosia giocare anche i tornei di doppio, disputati al fianco di Sara Errani. «Sì, lei stessa ha più volte ribadito che il doppio l’ha aiutata tantissimo a sentirsi più a suo agio nei pressi della rete, ora è più serena e ha migliorato parecchio il gioco di volo. La vicinanza con una tennista di enorme esperienza come Errani, inoltre, è stata un ulteriore tassello di crescita importante.Il timing impeccabileLa sorprendente parabola di Paolini, dicevamo inizialmente, le ha ormai permesso di essere meritatamente riconosciuta anche a livello mondiale come una delle giocatrici più forti e costanti. La percezione della sua dimensione, insomma, è cambiata non poco. «La sensazione – prosegue su questo tema l’inviato di Eurosport – è che stia vivendo il tutto in maniera assai positiva, la sua attitudine è sempre impeccabile e il suo sorriso contagioso non manca mai. Anche per questa sua leggerezza e tranquillità, quindi, è vista da tutti gli addetti ai lavori come un personaggio positivo». L’interesse che si respira anche in patria, nei suoi confronti, è notevole e si va ad incastrare alla perfezione con la generazione d’oro del tennis italiano. «Attualmente da noi è questo lo sport più seguito e chiacchierato. È vero, siamo una Nazione che vive di calcio, tuttavia il fenomeno Sinner si percepisce, eccome. In questo senso, direi che Paolini ha scelto il miglior momento per esplodere: il suo timing è stato perfetto. Il numero uno al mondo funge logicamente da traino e il tennis, da sport di nicchia, riceve ora una grande attenzione da parte di tutti». Anche oggi saranno tantissimi, dunque, gli appassionati sintonizzati sul Centre Court di WImbledon, quando a partire dalle 14:30 Jasmine Paolini proverà a centrare un altro appuntamento con la storia.In questo articolo: WimbledonTennisLondraSport
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