Se l'eclissi solare totale ha «una data di scadenza»L'annuncio di Calenda: "Mi candido a Sindaco di Roma"L'annuncio di Calenda: "Mi candido a Sindaco di Roma"Il leader di Azione approfitta del salotto tv di Fazio e rompe gli indugi lanciando la sua candidatura a Sindaco di Roma senza le primarie e con il PD di Cristiano Adolfo Degni Pubblicato il 18 Ottobre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataelezioniPartito DemocraticoRoma#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Capo Analista di BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Carlo Calenda rompe gli indugi e per farlo approfitta del salotto televisivo di Fabio Fazio. Ospite della trasmissione “Che tempo che fa” vola a ruota libera annunciando anche la sua candidatura a Sindaco di RomaIl leader di Azione stuzzicato da Fazio parla del Campidoglio. “Auspico un largo appoggio alla mia candidatura. Chi ha una possibilità di guidare la città dove è nata la cultura occidentale e riportarla tra le grandi capitali europee lo deve fare”, dice Calenda. Viene incalzato sui suoi rapporti con il Partito Democratico e sulla posizione del PD “Io non posso parlare a nome del Partito Democratico. Auspico ci sia un appoggio largo, rimettere a posto questa città non è un lavoro che può fare una sola persona. E’ un lavoro corale e non riguarda solo le forze politiche. Io cercherò in tutti i modi di mettere insieme una coalizione di forze politiche e sociali”.Proprio il rapporto con il Partito Democratico è uno dei grandi temi che Calenda vuole chiarire subito, vuole spazzare dal tavolo per evitare facili equivoci, un Partito Democratico che Calenda ritiene un valido alleato e con il quale condivide temi importanti, come la contrarietà agli accordi con il 5 Stelle. Riguardo all’appoggio del Partito Democratico alla sua candidatura a Sindaco sostiene che “dovrebbero farlo se pensano che io sia la persona adatta per governare Roma. E’ la stessa ragione che, appena uscito dal Partito Democratico, mi ha spinto a sostenere Stefano Bonaccini come governatore dell’Emilia Romagna. La politica è questo, mettere le persone giuste al posto giusto. Io sono uscito dal Pd perché ho sempre detto ‘mai con i 5 stelle’. Loro hanno cambiato idea. Questa differenza a livello nazionale non ci divide quando parliamo di Roma, entrambi pensiamo che la gestione Cinquestelle a Roma sia stata disastrosa. Con la Raggi è peggiorato tutto, niente è migliorato. C’è un’emergenza sanitaria: come possiamo pensare di organizzare le primarie a cui partecipi tanta gente, quando la gente ha paura di uscire di casa? Le primarie poi non sono sempre state la panacea. Alle ultime primarie persero Gentiloni e Sassoli, vinse Marino che poi il Pd rimosse”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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