Trovato morto Ivan Dettori, era scomparso da tre giorniGiappone,Guglielmo morte per superlavoro: caso di "karoshi" in SonyGiappone, morte per superlavoro: caso di "karoshi" in SonyGiappone, morte per superlavoro riconosciuta ad un dipendente della Sony. L'uomo, deceduto nel 2018 per infarto, lavorava nel settore marketing.di Cecilia Lidya Casadei Pubblicato il 16 Marzo 2021 alle 10:57 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagiapponelavoro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Giappone, morte per superlavoro riconosciuta ad un dipendente della Sony. Quello dei decessi a causa del troppo lavoro e poco riposo è un vero problema sociale giapponese, tanto che è stato coniato un termine ad hoc per identificarlo: “karoshi”.Giappone, morte per superlavoroIn Giappone il rapporto di lavoro supera spesso la prestazione nell’orario definito. L’uomo deceduto, un dipendente 40enne della divisione marketing di Sony, era morto nel gennaio 2018 negli Emirati Arabi Uniti a causa di un infarto fulminante. Secondo il racconto della famiglia era stato assunto a tempo indeterminato nel 2007, in Giappone, per poi essere traferito all’ufficio marketing di Dubai. Dopo il decesso, i familiari presentarono una richiesta di risarcimento per infortunio sul lavoro ma non venne accettata: dagli accessi tramite badge elettronico non risultavano straordinari.LEGGI ANCHE: Giappone, record di suicidi tra gli adolescenti: 479 casi nel 2020Le indagini sulla morteTramite avvocati, la famiglia ha avviato un’inchiesta privata riuscendo a risalire agli accessi sul computer in ufficio, interrogando anche i colleghi. In base a quanto raccolto, si è evinto che il dipendente avesse lavorato 80 ore mensili medie in più rispetto all’orario previsto dal contratto. “Mio marito era un uomo con un forte senso di responsabilità e con un carattere sempre gentile verso chiunque”, ha dichiarato la moglie, “Tuttavia nei mesi precedenti alla sua morte, era diventato nervoso e stanco. Quel giorno, quando uscì di casa, aveva un pessimo aspetto. Non tornò mai più”.Sony ha inoltrato un comunicato ufficiale in merito alla terribile vicenda: “Preghiamo dal profondo del cuore che il nostro collega possa riposare in pace. Prendiamo atto con sincerità del riconoscimento da parte dell’Ufficio di controllo delle condizioni di lavoro e ci impegniamo con la massima serietà nel prevenire gli infortuni sul lavoro e nel controllare le condizioni di salute dei nostri dipendenti”.Articoli correlatiinEsteriUsa, sfida a distanza Trump-Harris: "Pensavo fosse indiana, poi è diventata nera"inEsteriMorte Haniyeh, i funerali a Teheran: l'Iran chiude lo spazio aereoinEsteriZelensky: "Tutti vogliamo la Russia ai negoziati di pace"inEsteriUsa 2024, Kamala Harris sfida Donald Trump: "Se hai qualcosa da dire dimmelo in faccia"inEsteriRaid di Israele a Teheran: ucciso il capo di HamasinEsteriAttacco alla scuola di danza a Southport: il bilancio sale a 3 vittime
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